Dopo averci provato un numero infinito di volte, Marc Soler ce l'ha fatta a vincere una tappa alla Vuelta a España 2024. Il grintoso e imprevedibile corridore della UAE Team Emirates si è imposto in cima ai Laghi di Covadonga, staccando nel finale un bravissimo Filippo Zana (Jayco AlUla), 2° a 18", e Max Poole (dsm-firmenich PostNL), 3° a 23", tutti reduci dalla fuga della prima ora. Buona prova anche per Marco Frigo (Israel-PremierTech) che combatte e chiude 7° a 1'35". In maglia rossa c'è ancora Ben O'Connor, che soffre anche oggi, perde le ruote dei migliori ma riesce a salvare il simbolo del primato per appena 5 secondi su Primoz Roglic (Red Bull-Bora-hansgrohe), il più brillante tra i big insieme a Enric Mas (Movistar) e Richard Carapaz (EF Education-EasyPost).
LA CORSA - Ci sono voluti 30 chilometri perché la fuga prendesse il largo e, alla fine, ad avere il via libera sono stati in 17: Wout van Aert (Visma-Lease a Bike), Isaac Del Toro, Jay Vine, Marc Soler (UAE Team Emirates), William Junior Lecerf (T-Rex Quick-Step), Marco Frigo, Matthew Riccitello (Israel Premier Tech), Sylvain Moniquet (Lotto Dstny), Darren Rafferty (EF Education-EasyPost), Oier Lazkano (Movistar), Fran Miholjevic (Bahrain Victorious), Felix Engelhardt, Filippo Zana (Jayco AlUla), Simon Guglielmi (Arkéa-B&B Hotels), Max Poole, Martijn Tusveld (DSM-Firmenich-PostNL) e Ion Izagirre (Cofidis).
La gara è proseguita in maniera lineare fino alla salita della Collada Llomena, dove la Movistar ha provato a colmare il gap di 10 minuti che aveva coi fuggitivi, alzando l’andatura e lanciando all’attacco Enric Mas a 58 km dall’arrivo. Il maiorchino, però, una volta capito che gli avversari non avevano intenzione di lasciarlo andare, si è rialzato, rinunciando di fatto alle velleità di vincere la tappa.
Davanti, invece, dopo aver conquistato i primi due GPM di 1a categoria, Van Aert è clamorosamente finito per terra in discesa a 45 km dall’arrivo (insieme a lui Engelhardt e Del Toro), sbattendo violentemente il ginocchio contro il muretto. Il belga, dopo un tentativo di rimettersi in sella, ha dovuto alzare bandiera bianca per il grande dolore, abbandonando la Vuelta da leader della classifica a punti e di quella degli scalatori.
Ai piedi dei Lagos di Covadonga sono arrivati in 12: Tusveld, Poole, Frigo, Izagirre, Soler, Del Toro, Zana, Riccitello, Vine, Lecerf, Guglielmi e Miholjevic, col gruppo distante 6’45”. Sulla salita finale, dopo una prima fase di studio, hanno fatto la differenza Poole, Zana e Soler, con il corridore spagnolo che, dopo aver fatto l'elastico diverse volte, ha piazzato l'affondo decisivo a poco più di 2 km dall'arrivo, in mezzo a pioggia e nebbia.
Nel gruppo dei favoriti il primo a muoversi è stato Mikel Landa, la cui azione si è esaurita quando Enric Mas ha alzato il ritmo, mandando in difficoltà O'Connor a poco più di 5 km dal traguardo. Con Mas sono poi rimasti Roglic e Carapaz, mentre Gaudu ha perso qualche secondo nel finale, anche se all'arrivo i distacchi non sono stati poi così ampi. O'Connor è salito col suo passo, arrivando a 58" da Roglic e salvando per un pelo la Roja.
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ORDINE D'ARRIVO
1. Marc Soler (UAE Team Emirates) in 4h44'46"
2. Filippo Zana (Jayco AlUla) +18"
3. Max Poole (dsm-firmenich PostNL) +23"
4. Jay Vine (UAE Team Emirates) +57"
5. Ion Izagirre (Cofidis) +1'02"
6. Isaac Del Toro (UAE Team Emirates) +1'29"
7. Marco Frigo (Israel-PremierTech) +1'35"
8. Matthew Riccitello (Israel-PremierTech) +1'47"
9. Enric Mas (Movistar) +3'54"
10. Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1. Ben O'Connor (Decathlon AG2R) in 65h09'00"
2. Primoz Roglic (Red Bull-Bora-hansgrohe) +05"
3. Enric Mas (Movistar) +1'25"
4. Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) +1'48"
5. Mikel Landa (T-Rex Soudal-QuickStep) +2'18"
6. David Gaudu (Groupama-FDJ) +3'48"
7. Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers) +3'53"
8. Mattias Skjelmose (Lidl Trek) +4'00"
9. Florian Lipowitz (Red Bull-Bora-hansgrohe) +4'27"
10. Pavel Sivakov (UAE Team Emirates) +5'19"