Wout VAN AERT. 10 e lode. Un tris che vale quattro, forse anche cinque, vista la mole di lavoro fatta quest’oggi. Vittoria meritata? Strameritata, da tutti i punti di vista. Terzo successo in questa Vuelta, la quinta in stagione, la numero 49 in carriera, la numero 30 per la Visma Lease a Bike. Il belga in maglia verde da incredibile Hulk se ne va al km 48, assieme a Marc Soler (UAE Team Emirates) e William Lecerf (T-Rex Quick-Step), successivamente raggiunto anche da Juri Hollmann (Alpecin - Deceuninck) e Quentin Pacher (Groupama - FDJ). Il finale è cosa tra lui e il transalpino Pacher, che non può far altro che inchinarsi alla legge del più forte. Oggi Wout voleva vincere e vince.
Quentin PACHER. 9. Non ha mai vinto e contro un Van Aert formato Hulk può solo contribuire a rendere questa tappa bellissima. Fa tutto quello che può, per i miracoli dovrà attrezzarsi.
Marc SOLER. 7. Ha la capacità di prendere il treno giusto, anche se poi Van Aert oggi è in formato alta velocità.
William Junior LECERF. 7. Il pupo (ha 21 anni) della Soudal Quick-Step fa corsa d’avanguardia e comunque si porta in albergo un piazzamento di prestigio: quarto.
Juri HOLLMANN. 7. Il 24enne tedesco della Alpecin Deceunick è uno dei grandi protagonisti di giornata.
Jonathan NARVAEZ. 6. Regola il gruppo maglia rossa che transita a 5’31” da Van Aert. Giornata tranquilla, fin troppo.
Giulio CICCONE. 17. Sfortuna, jella, malasorte, chiamatela come volete, una cosa è certa: a Giulio non gira benissimo. Dal Covid alle cisti, per arrivare ai caprioli. Più che cacciatore è cacciato.