Seconda tappa e secondo successo all'Arctic Race of Norway 2024 per Alexander Kristoff. Il veterano della Uno-X, lanciato ancora una volta in maniera magistrale dai compagni, non ha fallito l'appuntamento con la settima vittoria in carriera nella breve corsa a tappe scandinava (la sesta in stagione) andando a imporsi in volata davanti a Tom Van Asbroeck (Israel) e a Magnus Cort.
L'affermazione odierna, grazie agli abbuoni, consente al norvegese di mantenere la leadership della generale, classifica che domani verosimilmente con l'arrivo in salita di Jakobsbakken cambierà nettamente forma.
LA TAPPA. Mettendo da parte indugi e titubanze, subito dopo lo start Jelle Johannink (TDT-Unibet), Simon Pellaud (Tudor), Eivind Broholt Fougner e Storm Ingebrigtsen (Team Coop-Repsol) prendono immediatamente il largo e, complice l’atteggiamento del gruppo, dopo 8 chilometri arrivano ad assommare già 4’40” di vantaggio. Con questo margine, il quartetto affronta in serenità la salita di Beiarfjellet (il GPM più lungo e più alto della storia della manifestazione) sulla cui sommità la maglia pavone Johannink transita davanti a Fougner e Ingebrigtsen rafforzando così il primato nella classifica degli scalatori. Cinque minuti più tardi scollina anche il gruppo il quale, nei successivi chilometri di discesa e pianura, cambia passo quando in testa si pone come il giorno prima la Uno-X a tirare. Il ritmo imposto dalla compagine norvegese non è violento ma permette comunque al plotone di iniziare a limare il ritardo dagli attaccanti che, risalendo verso nord, fanno loro sia il traguardo volante di Enge (1° Ingebrigtsen, 2° Pellaud, 3° Fougner) che il Gran Premio della Montagna di Kvikstadheia (1° Johannink, 2° Fougner, 3° Pellaud). Lungo il tratto costiero dello Skjerstadfjorden, il gruppo prosegue inesorabilmente il suo progressivo lavoro di recupero tant’è che al primo sprint di Fauske (1° Ingebrigtsen, 2° Pellaud, 3° Fougner), collocato subito dopo la linea del traguardo, il divario dalla testa della corsa risulta essere di poco inferiore ai due minuti. La situazione a questo punto resta stazionaria fino ai -40 quando la Uno-X alza ancora l’andatura riportando in breve il distacco sotto il minuto. Sulla salita di Seljeåsnes il quartetto di testa si sgretola e in testa, da solo, rimane solamente un coraggioso Simon Pellaud che, dopo esser transitato per primo al GPM, dimostra di avere ancora gambe e fiducia per rilanciare l’azione rimettendo un minuto tra sé e il gruppo. A dargli man forte arriva dopo qualche chilometro anche Ingebrigtsen che, approfittando del tratto pianeggiante prima dell’erta di Rødås, riesce a riaccodarsi sfoggiando un notevole carattere. A meno 30 km dal traguardo i due si ritrovano quindi a gestire poco meno di un minuto di margine ma non passa molto tempo che Ingebrigtsen, sull’ultimo GPM di giornata, perde contatto da Pellaud il quale, in questo modo, va ad approcciare il settore gravel di Holtan con 52” di secondi di vantaggio. Dietro, ad eccezione della brutta caduta che toglie dai giochi Craddock (Jayco-Alula), Zoccarato (VF Group - Bardiani CSF – Faizanè), Mariault (Cofidis), Manzin (TotalEnergies), Geleijn (TDT-Unibet) e la maglia bianca Fretin (Cofidis), Abrahamsen (Uno-X) si fa carico dell’inseguimento e questo porta Pellaud a difendere solo 25 secondi al termine dello sterrato. Tale scarto, unito alla fatica per i tanti chilometri in avanscoperta, non fa il gioco del corridore della Tudor che, ai -8km, deve definitivamente alzare bandiera bianca. Come il giorno prima salgono allora in cattedra le squadre degli sprinter: fra queste, ancora una volta, a fare la parte del leone è la Uno-X che, sfruttando la potenza dei suoi effettivi, lancia in maniera impeccabile Alexander Kristoff verso il bis consecutivo nella corsa di casa. Al secondo posto, migliorando la terza piazza del giorno prima, chiude Van Asbroeck (Israel), mentre un monumentale Magnus Cort completa il podio di giornata terminando davanti a Jeanniere (TotalEnergies), Kanter (Astana Qazaqstan) e Taminiaux (Lotto-Dstny). Nono posto per Davide De Pretto (Jayco-Alula), miglior italiano al traguardo nonché primo azzurro a concludere in top ten a questa Arctic Race.
ORDINE D’ARRIVO
1 KRISTOFF Alexander (Uno-X Mobility) 4:05:38
2 VAN ASBROECK Tom (Israel - Premier Tech) s.t.
3 CORT Magnus (Uno-X Mobility) s.t.
4 JEANNIÈRE Emilien (TotalEnergies) s.t.
5 KANTER Max (Astana Qazaqstan Team) s.t.
6 TAMINIAUX Lionel (Lotto Dstny) s.t.
7 CHRISTEN Fabio (Q36.5 Pro Cycling Team) s.t.
8 BLOUWE Louis (Bingoal WB) s.t.
9 DE PRETTO Davide (Team Jayco AlUla) s.t.
10 GALVÁN Francisco (Equipo Kern Pharma) s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1 KRISTOFF Alexander (Uno-X Mobility) 7:48:50
2 VAN ASBROECK Tom (Israel - Premier Tech) a 10”
3 CORT Magnus (Uno-X Mobility) a 13”
4 EENKHORN Pascal (Lotto-Dstny) a 14”
4 JEANNIÈRE Emilien (TotalEnergies) s.t.
5 SCHMID Mauro (Jayco Alula) a 15”
6 RETEGI Mikel (Equipo Kern Pharma) a 16”
7 VERMAERKE Kevin (Team dsm-firmenich PostNL) a 18”
8 BURGAUDEAU Mathieu (TotalEnergies) a 18”
9 JEANNIÈRE Emilien (TotalEnergies) a 20”
10 KANTER Max (Astana Qazaqstan Team) a 20”
LE ALTRE MAGLIE
Maglia blu (classifica a punti): 1° KRISTOFF Alexander (Uno-X)
Maglia pavone (classifica dei Gran Premi della Montagna): 1° JOHANNINK Jelle (TDT-Unibet)
Maglia bianca (miglior giovane): 1° SCHMID Mauro (Jayco-Alula)