Ieri, prima della partenza per la ventesima tappa, Remco Evenepoel aveva detto che i suoi pensieri erano per la cronometro, ma nella salita finale della corsa ha provato ad attaccare Vingegaard e Pogacar.
Il risultato non è stato quello sperato e il belga, invece di contenere il proprio ritardo sul danese, purtroppo lo ha aumentato e adesso tra i due ci sono altri 46 secondi di differenza, che si devono sommare ai precedenti e si arriva a una differenza di quasi tre minuti. Come dire che oggi Remco non potrà ambire al secondo posto finale di questa Grand Boucle.
«Sono molto orgoglioso di quello che ho già fatto, ma ora mi piacerebbe finire questo Tour con una seconda vittoria di tappa».
Ha giocato tutte le sue carte Evenepoel, ma non ha vinto: la sua strategia è stata quella dell’offensiva, ma non aveva fatto i conti con Vingegaard, che ha immediatamente ha contrattaccato.
«Volevamo provare a mettere pressione a Jonas, per vedere se la brutta giornata di ieri aveva lasciato degli strascichi. Non è stato così, purtroppo. Abbiamo giocato e abbiamo perso, ma non dobbiamo pentirci per quello che abbiamo fatto. È molto bello che siamo riusciti a dimostrare le nostre capacità anche nell’ultima tappa di montagna di questo Tour».
Sulla salita finale, Evenepoel ha provato due volte ad attaccare ma, nonostante la sua seconda azione sia stata più incisiva della prima, Vingegaard è passato al contrattacco. «Quei due davanti a me hanno molta più esperienza e il loro motore è molto più grande del mio, hanno già vinto due volte il Tour. Devo accettare il risultato. Per seguire o attaccare Jonas e Tadej ho bisogno ancora di tanta preparazione specifica. C’è ancora molto lavoro per colmare il divario con loro due».
Il belga è soddisfatto del suo primo Tour de France e potrà tornare in Belgio, con il terzo posto assoluto e la maglia bianca di miglior giovane. «Non posso dire di aver perso in modo assoluto questo Tour de France. Alla fine davanti a me sono arrivati solo due corridori e sono stati i vincitori degli ultimi 4 Tour de France. Quindi non devo rimproverarmi o preoccuparmi di nulla».