Jonas Vingegaard al Tour de France è venuto per vincere e lo ha confermato anche ieri durante la conferenza stampa nel giorno di riposo. Il danese ha vinto già due volte la Grand Boucle, ma questa volta deve confrontarsi con Tadej Pogacar che sembra veramente irraggiungibile.
«Ho vinto il Tour due volte e non sono venuto per conquistare il secondo posto. Farò tutto il possibile, continuerò a lottare e cercherò di ottenere la vittoria finale. Anche Tadej può sempre avere una brutta giornata».
Vingegaard spera in una crisi del suo avversario, ma fino ad oggi lo sloveno è apparso imbattibile e anche domenica, con l’arrivo a Plateau de Beille sui Pirenei, i distacchi sono stati importanti. Oggi si ripartirà con Pogacar in maglia gialla e Vingegaard staccato di 3’09” e Remco Evenepoel terzo a 5’19”.
«Penso di raggiungere il mio miglior livello di sempre in salita. Almeno domenica è stato così. Se qualcuno è migliore, devi accettarlo e in questo modo non puoi rimanere deluso. Tadej sta meglio di me in questo momento, ma speriamo di poter ribaltare la situazione nella terza settimana».
Al terzo posto della classifica generale c’è Remco Evenepoel, che sta correndo il suo primo Tour de France. Vingegaard non è sorpreso del suo piazzamento e lo considera un vero campione, ma preferisce guardare chi si trova al primo posto, piuttosto che al terzo.
«Remco è molto forte. Lo ha dimostrato negli ultimi due giorni, ma preferirei attaccare Tadej piuttosto che guardare indietro a chi è al terzo posto. Credo ancora che sia possibile recuperare tempo nei prossimi giorni».
Il danese ad aprile è caduto in discesa mentre correva il Giro dei Paesi Baschi e nell’incidente aveva riportato la frattura di molte costole e un pneumatorace. Per questo la sua preparazione è stata difficile, ma Vingegaard ha dichiarato di aver recuperato bene e anche sulla strategia della squadra non ha dubbi.
«Ho dimostrato che i miei polmoni funzionano molto bene, altrimenti non sarei potuto andare così in salita. La strategia della squadra non è cambiata e se guardo allo scorso anno quando abbiamo vinto, il nostro piano era fallito una o due volte. Pertanto sono convinto che possiamo ancora farcela».