TEAM DSM-FIRMECH POSTNL. 5,5. Partono con il botto di tappa e maglia con Romain Bardet, poi però si arrestano, nel senso di fermarsi. Nella classifica per squadre sono al 15° posto. Come piazzamenti sono a quota 5 in due settimane. Come classifica generale meglio non parlarne: 34° con Bardet, che è a 1 ora e 41 minuti dalla maglia gialla. Come organico sono in sei su otto, con due ritiri: Bram Welten (fuiori tempo massimo ieri) e Fabio Jakobsen. Insomma, dopo il via con il botto, sono andati via.
TEAM VISMA - LEASE A BIKE. 8. Dodici piazzamenti nei dieci, una vittoria di tappa con Jonas Vingegaard, che è lì alle spalle di Pogacar a giocarsi questo Tour. Come squadra sono al secondo posto, in attesa di un’ultima settimana da correre con il coltello fra i denti.
UAE TEAM EMIRATES. 10 e lode. Quindici piazzamenti nei dieci in quindici tappe, con ben tre vittorie raccolte con il fenomeno Tadej Pogacar. Primo posto come Team, primo posto con il singolo, primo posto nella speciale classifica degli scalatori, tre uomini nei primi sette posti della classifica generale: c’è da dire altro?
LOTTO DSTNY. 4. Sette piazzamenti nei dieci, il primo dei loro (Van Gils) al 51° posto. Terzultimo posto nella graduatoria per squadre: insomma, non ci siamo.
MOVISTAR. 6. Otto piazzamenti nei dieci, senza vittorie di tappa. Diciannovesimo posto con Javier Romo, che è a 40’05” dalla maglia gialla. Come team è al 7° posto, ma da una squadra così è lecito attendersi di più.
LIDL TREK. 7,5. Costretti a rinunciare alla vigilia a Tao Geoghan Hart, in corsa perdono Declercq e Pedersen, si inventano un Tour di alta classifica con il nostro Giulio Ciccone, che è 8°. Nove i piazzamenti nei dieci, 5° posto nella speciale classifica a squadre: ultima settimana per raccogliere dopo tanta semina.
SOUDAL QUICK-STEP. 8,5. Dieci piazzamenti nei dieci e un terzo posto sontuoso in classifica con il gioiello Remco Evenepoel che ha vinto una tappa e ha raccolto sette piazzamenti su dieci. Maglia bianca di miglior giovane, terzo posto come squadra: insomma, un Tour di assoluto livello.
BAHRAIN VICTORIOUS. 7,5. Dieci piazzamenti e un uomo tra i primi dieci, con il team che è al 5° posto. È un Tour di livello e sostanza e da chiaramente l’idea di essere in crescita: non è finita qui.
EF EDUCATION-EASYPOST. 7. Ben Healy è l’uomo totale e ovunque: fa di tutto e di più. Se solo prende le misure, entra nella top ten. Lui e Carapaz sono uomini di sostanza, ma tutta la squadra (6a nella classifica a squadre) sta correndo con profitto e convinzione. Sette piazzamenti, ma da 7 è anche la loro prestazione.
ARKEA-B&B HOTEL. 6. Hanno perso solo un uomo (Capiot), ma hanno vinto una tappa con Vauquelin. Squadra piccina ma coraggiosa, fa quello che può e lo fa con grande coraggio e determinazione.
UNO-X MOBILITY. 6,5. Dodicesima posizione nella classifica a squadre, cinque piazzamenti nei dieci, con un Abrahamsen da applausi, come del resto tutta la squadra.
GROUPAMA-FDJ. 4. Arrivano a questo Tour con un David Gaudu inguardabile e un Lenny Martinez da rivedere. Stefan Kung non è più lui e il resto della truppa è invisibile per non dire impalpabile. Tre piazzamenti nei dieci, un po’ pochino.
ASTANA QAZAQSTAN. 6. Vincono la tappa con Mark Cavendish e sistemano gran parte del Tour. Perdono Fodorov, Gazzoli e Morkov. Quattro piazzamenti e poco altro.
ALPECIN DECEUNICK. 6,5. Sei piazzamenti e due vittorie di tappa con Jasper Philipsen. Per il loro livello, il minimo sindacale.
INTERMARCHÈ WANTY. 9. Non sono una supercorazzata, ma stanno facendo un super Tour. Tre vittorie di tappa con Biniam Girmay che veste anche la maglia verde della classifica a punti. Dieci piazzamenti nei dieci e non è ancora finita.
ISRAEL-PREMIER TECH. 7. Derek Gee è lì nella top ten, Ackermann ha portato a casa sei piazzamenti nei dieci. Il team è 10° in classifica. Tutto di livello, pronta a salire di livello.
JAYCO ALULA. 6. Vincono una tappa con il loro uomo veloce Groenewegen, ma sperano di risalire la china con Simon Yates che è 14° nella generale. Ultima settimana di grandi fatiche e altrettante speranze, per sorridere di nuovo.
DECATHLON AG2R LA MONDIALE. 6. Felix Gall è lì ad un passo dalla top ten, il team è 10°: non male, ma nemmeno benissimo. Il team è ambizioso, ma per ora si deve accontentare.
COFIDIS. 5,5. Diciottesimo posto nella classifica a squadre, cinque i piazzamenti nei dieci. Guillaume Martin è 16° nella generale, il primo dei francesi. Nulla di cui andare fieri.
RED BULL – BORA HANDGROHE. 6. Squadra orfana di Primoz Roglic, che aveva incominciato faticando e finisce soffrendo. Perde anche Vlasov. Ora la parte più difficile: inventarsi un’ultima settimana per dare un senso a tutto. Jay Hindley? Ha lo spazio per poter andare ad occupare qualche vuoto.
INEOS GRENADIERS. 7,5. Sono abituati a ben altro, ma in ogni caso onorano il Tour e la loro storia. Carlos Rodriguez è lì nella “elite” della meglio gioventù e può anche ambire a qualcosa di più.
TOTALENERGIES. 6,5. Steff Cras è 15°. Turgis ha vinto una tappa. Non fanno moltissimo, ma nemmeno poco.