Le cose non stanno andando bene per Jasper Philipsen, che anche oggi non è riuscito a conquistare la tappa. Nell'ottava frazione della corsa gialla, il leader dell'Alpecin-Deceuninck ha chiuso ancora in seconda posizione, alle spalle di Biniam Girmay, che indossa quella maglia verde, simbolo che il belga sperava di conquistare già in Italia. La frustrazione aumenta per il velocista compagno di squadra di Mathieu van der Poel e nei giorni scorsi ha preso anche una sanzione con declassamento per aver deviato la traiettoria in volata ai danni di van Aert. «Capisco che non vinco, ma non riesco a dare una spiegazione – ha detto amareggiato Philipsen - Non credo di avere una condizione fisica peggiore dello scorso anno, altrimenti non sarei arrivato tre volte secondo. Sono a un buon livello, ma devo trovare il modo per far funzionare le cose».
Philipsen nel 2023 alla Grande Boucle ha conquistato 4 tappe e la classifica a punti e in questa stagione, ha ottenuto 4 vittorie e tra queste c’è la Milano-Sanremo. Qualcosa non sta andando bene e il belga continua a mancare il successo.
«Sembra che tutto stia andando nella direzione sbagliata. Anche se l’anno scorso tutto è stato perfetto, adesso sta andando tutto storto. Naturalmente dobbiamo convivere con questa situazione ma non è facile. All’inizio non mi sentivo benissimo ma non pensavo di trovarmi così in basso. L’arrivo di oggi non mi piaceva, devo ammetterlo, ma quando ti trovi così vicino al traguardo allora ci provi perché sai di avere delle possibilità di vincere».
Il fiammingo è sicuramente bloccato, un problema questo, che può accadere ai velocisti, quando la pressione è tanta. «Sono convinto che appena avremo ottenuto una vittoria, sicuramente ne seguiranno altre. La vera fiducia arriva sempre quando si vince».
Per Philipsen il Tour e la battaglia per la maglia verde non sono ancora finiti e già martedì la situazione potrebbe cambiare. «Ci saranno ancora quattro o cinque occasioni, quindi ci sono ancora tanti punti da guadagnare. Adesso sono secondo, anche se Girmay sta correndo molto bene, ma qualcosa potrebbe accadere perché il Tour è sempre una corsa imprevedibile. Cercheremo di fare il nostro lavoro e poi vedremo».