Ad un certo punto della vita ti accorgi che non puoi andare avanti con il rimpianto di non averci provato. Soprattutto se da ragazzina, alle gare, battagliavi con Elisa Balsamo e Letizia Paternoster. Poi l’adolescenza, un’età strana in cui perdi interesse, inspiegabilmente, per alcune cose e ti dedichi ad altre. Abbandoni la bici, ti laurei e poi lavori per alcuni anni, come ottica, a Livigno. Non il luogo ideale per chi ama il ciclismo con un inverno che dura 6 mesi.
Sul più bello scatta una molla, la passione per le 2 ruote riaffiora prepotentemente, il tutto condito con buoni risultati nelle granfondo a fare da propulsore per cercare una propria via nel ciclismo.
E’ la storia di Monica Trinca Colonel, valtellinese 25 enne di Grosotto, che ha voluto riprovarci per non lasciarsi rodere dal tarlo dell’incompiuta.
Un fidanzato, Alex, super appassionato di ciclismo che la incoraggia nel sostenere un test valutativo al centro Centro Mapei. Ne escono numeri confortanti, tanto da spingere un talent scout come Walter Zini, uomo di lunga esperienza, a cogliere la scommessa ed assoldarla nella BePink - Bongioanni 2024 formazione Continental.
Determinazione e passione, non ci sono altre parole per descrivere un percorso anomalo, ma che viene ben sintetizzato dal racconto dell’atleta.
“Non sapevo come, non avevo più contatti nel settore, ma volevo tornare in bici. - spiega la neo debuttante - Lavorando a Livigno, le ore da dedicare all’allenamento erano poche, ma mi sono sempre tenuta in forma. Una vita scandita da qualche sessione di rulli, sport alternativi sulla neve e tante ore di lavoro, in negozio”.
Eppure, nonostante la scarsità di tempo, è riuscita ad imporsi nel percorso medio della Sportful Dolomiti, una granfondo esigente, e quella con arrivo al Monte Penice.
Essersi laureata, aver maturato un’esperienza lavorativa, l’hanno sicuramente resa più consapevole. Per questo il suo tentativo numero 2 con il ciclismo va seguito con attenzione.
Dopo un inverno ad allenarsi al freddo della Valtellina è il momento di confrontarsi con le avversarie. “Teoricamente - continua - avendo corso da bambina, so guidare la bici e non ho paura ad affrontare i percorsi più impegnativi. Per il resto vedremo. Sicuramente ce la metterò tutta”.
L’esordio è già avvenuto.“E’una sfida - aggiunte la valtellinese che le frattempo in Spagna è giunta 33^ a 1’:04” dalla canadese Olivia Baril - in gara mi sono lanciata in una fuga fino ai meno 18 dall’arrivo, poi nel finale le gambe hanno patito. Non ho rimpianti. Devo ancora realizzare che l’avventura è di fatto già iniziata”.
Parole di apprezzamento sono giunte pure da Zini. “E’ una ragazza matura. L’ho inquadrata in fretta, brava in bici e abile pure giù di sella. La BePink Bongioanni 2024 ha però anche altri carte su cui puntare. Aspettiamo che la stagione entri nel vivo”.