Pelayo Sanchez, spagnolo, classe 2000, alle prime gare con la Movistar dopo essere cresciuto nella Burgos BH, ha firmato il successo nel Trofeo Pollença, quarta prova della Challange Mallorca. Ed è una sorta di rivincita perché lo scorso anno, seppure su un percorso diverso, Sanchez era arrivato secondo proprio in questa prova. Il corridore iberico ha preceduto allo sprint un gruppetto di attaccanti con Marius Mayrhofer (Tudor) al secondo posto e Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe), al terzo podio in 4 giorni, al terzo.
LA GARA - Come previsto, la corsa è venuta fuori molto combattuta e di difficile interpretazione. I primi ad attaccare con successo sono stati Idar Andersen (Uno-X Mobility), Jonas Gregaard (Lotto Dstny), Dylan Vandenstorme (Flanders-Baloise), Cole Kessler (Lidl-Trek), Hugo Scala JR (Project Echelon) e Sebastian Niehues (REMBE Team Sauerland), che salendo verso il Coll de Femenias e poi il Puig Major si sono però rapidamente sgranati, con i soli Andersen e Gregaard capaci di restare davanti.
In gruppo la bagarre è esplosa a 50 km dall’arrivo, sul Coll de sa Pedrissa, con la UAE che ha cercato in tutti i modi di fare selezione. L’attacco più convinto è stato quello del giovane Igor Arrieta (UAE), classe 2002 con contratto triennale con la formazione emiratina, a 40 km dall’arrivo. Il navarro è riuscito a guadagnare 40” sugli inseguitori, nel frattempo raggiunti da un gruppo numero (circa 40 corridori), e a mantenere costante il vantaggio fino al Coll de sa Gramola, ultima asperità di giornata (3,8 km al 4,3%). Qui è arrivato l’affondo dello scatenato Lennert Van Eeetvelt, che si è tolto di ruota di forza tutti gli avversari e si è lanciato in solitaria all’inseguimento di Arrieta. Raggiunto a poco più di un chilometro dalla cima, il belga ha staccato lo spagnolo in vista dello scollinamento ma, in discesa, Arrieta (che Matxin ha definito “un eccellente discesista”) ha recuperato i 10” che aveva perso e, nel tentativo di allungare ulteriormente, è finito a terra dicendo addio ai sogni di gloria.
Van Eetvelt, in difficoltà nel disegnare le traiettorie in discesa, ha provato a tenere duro, ma è stato ripreso da 8 corridori, guidati soprattutto da Vlasov a 2 km dall’arrivo. A quel punto è stata volata ristretta, con lo sclatro Sanchez bravo ad infilare Mayrhofer (ultimo uomo di Dainese). Il grosso del gruppo è arrivato a 13”, con Bettiol che ha regolato Albanese e Fiorelli per il decimo posto.
IL VINCITORE - Pelayo Sanchez ha colto la sua seconda vittoria da professionista, dopo la vittoria di tappa alla Vuelta Asturias dello scorso anno. È un corridore che ben si adatta ai percorsi misti, tiene bene in salita e sa dire la sua in volate ristrette come quelle di oggi.
«È stata una corsa abbastanza pazza, ci hanno provato un po’ tutti - ha detto Sanchez -. Il mio obiettivo era quello di rimanere tranquillo il più possibile, resistere in salita e poi provare a giocarmi le mie chances in volata ristretta. Alla fine mi sono tenuto a ruota di Mayrhofer, sapevo quanto fosse veloce, ed è andata bene. È una vittoria che mi dà grandi motivazioni, a partire dalla Volta Valenciana di settimana prossima. Se avrò più libertà in squadra? Siamo un team forte e compatto, credo che ci saranno opportunità per tutti, l’importante sarà essere onesti l’uno con l’altro e se così sarà i risultati continueranno ad arrivare».
ORDINE D’ARRIVO
1. Sanchez Pelayo (Movistar Team) in 3:44:52
2. Mayrhofer Marius (Tudor Pro Cycling Team)
3. Vlasov Aleksandr (BORA-hansgrohe)
4. Johannessen Tobias Halland (Uno-X Mobility)
5. Van Wilder Ilan (Soudal Quick-Step)
6. Thomas Benjamin (Cofidis)
7. McNulty Brandon (UAE Team Emirates) + 02
8. Van Eetvelt Lennert (Lotto Dstny)
9. Soler Marc (UAE Team Emirates)
10. Bettiol Alberto (EF Education-EasyPost) + 13