Il ciclismo è uno sport di memoria, non dico nulla di nuovo, lo si sa e lo si può toccare con mano in qualsiasi momento. Il mondo della bicicletta sa tutto di Vingegaard e Pogacar, Van Aert e Van der Poel, Roglic e Evenepoel, ma non dimentica, sa. E una dimostrazione evidente ce l’abbiamo avuta in occasione dell’annuncio di Polti che tornerà nel mondo del ciclismo a distanza di ventitré anni, da quell’anno Duemila che li vide uscire di scena dopo sette anni di successi ottenuti con alla guida uno dei più grandi manager del nostro ciclismo nostrano che risponde al nome di Gian Luigi Stanga.
Adesso l’azienda di Bulgarograsso (Como) che si è fatta conoscere nel mondo per il suo “Vaporetto” e la sua “Vaporella” e tutta una serie di prodotti che hanno cambiato nel profondo il mondo degli elettrodomestici, in particolare quelli “eco domestici” torna in gruppo al fianco di Ivan Basso, team-principal della Eolo Kometa ed è stata sufficiente una nota stampa per guadagnare centimetri quadrati di notizie su i maggiori quotidiani e siti del mondo. Dell’Italia sappiamo bene, ma la cosa che ha impressionato che questa notizia ha fatto davvero il giro del mondo, dalla Francia agli Stati Uniti, dal Regno Unito alla Spagna e al Portogallo, dall’Austria all’Olanda, passando da “Cyclingnews” a “Velonews”, fino a “L’Equipe”.
Questo per dire che cosa? Che il mondo del ciclismo non dimentica e forse, è bene ricordarlo, lo strumento ciclismo è ancora uno dei migliori ed efficaci veicoli pubblicitari e di promozione che ci siano in circolazione.