Rotto il ghiaccio al Saudi Tour, la coppia italiana della Bingoal WB sembra aver cominciato nella maniera giusta la sua stagione 2023. Marco Tizza, già al secondo anno nella squadra belga, ha infatti chiuso al 10° posto in classifica generale, lottando su ogni traguardo, che fosse volata, strappo o salita, mentre Matteo Malucelli, con quale rimpianto, si è piazzato secondo nella tappa conclusiva con arrivo a Maraya.
«Una buona settimana, il percorso si addiceva abbastanza alle mie caratteristiche e sono stato fortunato che non c'era molto vento, quindi alla fine sono riuscito a salvarmi – racconta Tizza -. Ho lottato tutti i giorni, mi son buttato in volata nelle prime due giornate, ho stretto i denti nella tappa con l'arrivo all'altopiano e l'ultimo giorno ho provato a pilotare Malucelli nel finale. Eravamo un po' indietro, peccato, sennò ci scappava pure la vittoria. Ho fatto anch'io la mia volata ed essendo arrivato davanti a Mezgec mi sono portato a casa una buona Top 10. Insomma, l'inizio di stagione è stato buono, dà morale anche alla squadra e d'ora in avanti non si può che migliorare».
Il tempo di tornare a casa e disfare la valigia e sia il 30enne brianzolo che il 29enne romagnolo dovranno prendere un altro volo verso il Medio Oriente per il Tour of Antalya, che per entrambi rappresenterà un’altra opportunità per provare a portare a casa qualcosa di buono. Tizza si sposterà poi in Francia per una serie di semiclassiche seguite dal Trofeo Laigueglia: «Si ragiona gara per gara ma non nascondo che vorrei fare bene già in questi appuntamenti, credo siano alla mia portata» ha ammesso l’ex Amore&Vita.
I due si conoscono dal 2015, dai tempi del Team Idea, e si sono ritrovati quest’anno in una Bingoal WB a tinte un po’ italiane, visto che le biciclette sono targate De Rosa. «Matteo è stato uno dei miei primi compagni di squadra quando sono passato a correre coi professionisti – ricorda Marco -. Ci conosciamo da tantissimo tempo, lo considero come un fratello».
Dal canto suo, Malucelli non aveva cominciato la settimana saudita nel migliore dei modi, con la caduta nella frazione inaugurale di Khaybar che gli aveva tolto una buona occasione per provare a lottare con Groenewegen. «Con mio compagno siamo caduti la prima tappa, peccato perché la gamba c'era e un buon risultato era sicuramente possibile – ha detto Malucelli -. Il secondo giorno, poi, ho pagato un po' gli acciacchi della caduta e i ventagli e alla fine sono arrivato in ginocchio».
L’ultima frazione, però, gli ha fatto tornare il sorriso, anche se la vittoria non è arrivata per pochissimo (per chi non l’ha già fatto, consigliamo di rivedere la sua volata dalla visuale dell’elicottero, la sua rimonta nei confronti di corridori come Groenewegen e Ackermann è stata poderosa). «Nei miei piani avevo di prendere lo strappo finale di 400 metri un po' più indietro, in modo da arrivare di slancio e con velocità, il problema è che l'ho preso fin troppo indietro e rimontare è diventato difficile – spiega ancora l’ex Gazprom -. Questo tipo di arrivi mi piacciono, avevo vinto su finali simili in Portogallo e Sicilia, perché è più questione di forza che di posizionamento e mi sento leggermente più avvantaggiato. Peccato, ma direi che ci siamo, arrivare davanti a tutti quei grandi nomi è stata comunque una bella iniezione di fiducia».
Per essere all’esordio con la nuova maglia, dopo un’annata tribolata – più di continuità che di risultati - in cui ha dovuto fare i conti con la chiusura della Gazprom, i segnali sono comunque incoraggianti, anche perché il feeling coi suoi compagni non può che crescere. Dopo Antalya il suo calendario prevede alcuni appuntamenti in Belgio, che però sono ancora da confermare. «Gli automatismi del treno sono ancora da migliorare, perché in allenamento è un conto e in gara è un altro – conclude Malucelli -. Sto cercando di far capire loro come mi trovo a mio agio, perché ci sono dei ragazzi con un motore importante che hanno la capacità per fare questo lavoro, ma vanno un po' indirizzati. Pian piano ci arriveremo». Attenti a quei due.
(foto ASO/Pauline Ballet)