Domani è il grande giorno e il nervosismo inizia a salire. Ellen van Dijk è l'attuale campionessa del mondo a cronometro, plurititolata sia su strada che su pista, indiscutibilmente tra le donne più veloci del gruppo, ma davanti a sé ha una sfida nuova e per la quale è normale le tremino un po' le gambe. Domani la 35enne olandese della Trek Segafredo sfiderà il record dell'ora attualmente detenuto da Joss Lowden, che il 30 settembre 2021 batté la precedente detentrice, la romana Vittoria Bussi, percorrendo 48,405 km in 60'.
«Il titolo mondiale era uno dei miei grandi obiettivi, questo record è il nuovo sogno, eccitante e spaventoso allo stesso tempo. Avevo preso in considerazione l'idea di farlo in altitudine ad Aguascalientes (il luogo in cui l'ultimo record maschile è stato stabilito da Victor Campenaerts, ndr) ma di solito non reagisco bene all'altitudine e logisticamente avrebbe richiesto una preparazione completamente diversa. Magari in Messico ci andrò la prossima volta, iniziamo a superare questa prima che da fuori può sembrare facile ma non lo è per niente» racconta dal Tissot Velodrome di Grenchen, in Svizzera, dove quest'estate in campo maschile ci proverà il “nostro” Filippo Ganna.
Ellen van Dijk pedala da giorni sulla pista svizzera ma lavora da ancora più tempo con uno staff di cui fa parte tanta Italia. Al suo fianco in questo ambizioso progetto, oltre al general manager della Trek-Segafredo Luca Guercilena, ci saranno infatti Andrea Morelli e Matteo Azzolini del Centro Ricerche Mapei Sport con cui ha lavorato sul perfetto bikefitting, e la psicologa Elisabetta Borgia, con cui si è allenata a parlarsi in modo propositivo e motivante. «La Trek-Segafredo ha reso realtà un mio desiderio, ci ha creduto davvero e mi ha sostenuto come meglio non potessi desiderare. Mi sento super fortunata, nel ciclismo femminile mai è stato fatto tanto per il record dell'ora. La squadra ha portato qui circa 15 membri dello staff per sostenermi e Trek ne ha aggiunti altri. Per tutti è un progetto enorme. Gli specialisti con cui ho avuto la fortuna di lavorare hanno misurato qualsiasi cosa fosse calcolabile. La preparazione è stata lunga, tutti i pezzi del puzzle stanno prendendo forma. Devo ringraziare Koen de Kort e tutte le persone coinvolte, non ultimi coloro che domani verranno ad incitarmi. Sarà una grande festa perchè quando Trek fa qualcosa lo fa in grande stile. Spero dall'esterno sembrerà “facile”, ma la realtà dei fatti è che dietro c'è un lavoro immenso. Nulla è lasciato al caso».
In pista con lei c'è il fidanzato Benjamin de Bruijn, giornalista investigativo e sportivo, e il preparatore Josu Larazabal, che allena tra gli altri quel Juan Pedro Lopez in maglia rosa al Giro d'Italia per 10 giorni. «Restare concentrata per un'ora è uno degli aspetti più difficili. Ho portato a termine crono lunghe, ma inseguire il record sui 60' è tutta un'altra storia. Il mondiale dell'anno scorso è durato 36'5” (per lei alla media di 50,3 km/h, ndr), presentava strappi, curve, punti di riferimento e rivali da battere, domani invece dovrò focalizzarmi solo sulla linea nera. Ho provato diverse strategie. Abbiamo lavorato tanto sulla posizione per essere il più aerodinamica possibile, questo però comporta che non vedo nulla se non un pezzettino di linea nera davanti a me. A livello tecnico e di energie mentali sarà uno sforzo davvero importante, per questo non mi sono posta un obiettivo preciso, se non quello di infrangere il record. Seguirò una tabella per battere il tempo di Joss, a cui va la mia massima stima, e se ne avrò le forze accelererò sul finale, ma non sarà facile. A Josu ho chiesto di darmi dei feedback, ma non ad ogni giro» raconta Ellen che negli ultimi giorni si è concessa come uniche distrazioni la lettura di un libro e una serie tv su Netflix.
Un'ora può cambiare la vita? «Questa per me sarà la sfida definitiva. È il record di velocità per eccellenza nel ciclismo ed è un sogno da raggiungere. Voglio migliorare me stessa. Questa è la mia motivazione intrinseca. Avvicinarsi al record maschile è impossibile e non è nei miei pensieri. Voglio tirare fuori il massimo da me stessa in un'ora, dimostrare cosa siamo capaci di fare noi donne e spero che dopo di me altre ragazze ci proveranno perchè i record sono fatti per essere battuti e migliorati».
Oltre che in presenza, si può seguire il tentativo di Ellen van Dijk in diretta con il commento di Jens Voigt e Lizzie Deignan dalle 17.00 su trek.bike/EllenHourRecord. In entrambe le modalità godendo dello spettacolo si può fare del bene. Trek-Segafredo ha stretto una partnership con l'associazione benefica Greenhope, che organizza eventi per offrire ai bambini malati di cancro e alle loro famiglie momenti felici e spensierati. Gli spettatori presenti al velodromo e coloro che seguiranno Ellen da casa potranno fare la propria offerta a Greenhope e Trek raddoppierà il totale delle donazioni raccolte durante l'ora di Ellen.