La notizia della scomparsa del giornalista ma grande e straordinario amico del ciclismo Alberto Carobba è arrivata nel primo pomeriggio di sabato 2 ottobre come un fulmine a ciel sereno e ha lasciato tutti increduli. A confermarla sono stati la famiglia ed i colleghi del quotidiano del NordEst, "Il Gazzettino", dove ha lavorato per tantissimi anni prima di raggiungere la pensione.
Aveva 85 anni e per gli appassionati di ciclismo e per i colleghi che si avvicinavano allo sport del pedale rappresentava veramente un importante punto di riferimento. Un autentico Maestro con la "emme maiuscola" che non si risparmiava mai e che con umanità e sensibilità puntava alla crescita dei giovani e dello sport ma sempre con rispetto ed educazione. Ha seguito tutti i grandi eventi che si sono svolti sia in Italia che all'estero partecipando anche come corridore a manifestazioni cicloturistiche perché la sua passione per il ciclismo, oltre a quella per la motonautica, era enorme.
Tutti gli hanno voluto un gran bene anche quelli che ogni tanto "bacchettava" perché lo faceva soltanto e solo a fin di bene. Ha seguito la crescita di tanti giovani campioni del ciclismo e tra loro gli iridati Gianni Giacomini, Moreno Argentin e Daniele Pontoni. Con la scomparsa di Alberto Carobba se ne è andato un pezzo di storia del ciclismo ed i suoi allievi non dimenticheranno mai per i preziosi insegnamenti ricevuti. "Ciao Alberto grazie di tutto. Ci mancherai ma ora potrai continuare a parlare di ciclismo con l'amico Armando Zamprogna con il quale affrontavi i veri e i grandi temi".
La data dei funerali di Alberto non è ancora stata stabilita ma, secondo quanto si è appreso, dovrebbero avvenire dopo il trasferimento da Venezia, dove viveva con la famiglia, a Natisone (Udine), sua città natale e dove sarà sepolto nella tomba di famiglia.
Alla famiglia Carobba le sentite condoglianze dagli amici del ciclismo.