Il marchio Q36.5® ha spesso idee originali che si rivelano ottime una volta messe a punto nei vari prodotti e la regola vale in questo caso anche per le nuove scarpe Unique Adventure™. Tutto in questa scarpa è originale, infatti, tomaia, suola, chiusura e anche la soletta prendono forma per definire in ogni dettaglio un prodotto rivoluzionario. Le ho messe alla prova nel gravel, fantastiche.
Modellisti esperti, un lavoro da 10 e lode
Confort, traspirabilità e supporto, ecco a voi i punti chiave su cui Q36.5® ha elaborato le Unique Adventure™, scarpe che offrono una calzata innovativa mantenendo il piede fresco e termoregolato anche nelle giornate più calde. Oltre ad uno studio che mettesse in luce le dinamiche del piede durante la pedalata per ottenere la miglior curvatura , Q36.5® ha raccolto e analizzato nel dettaglio i dati di molti piedi e di moltissimi atleti per capire quali fossero i pregi e i difetti delle scarpe da loro utilizzati. Da tutto questo e dall’abilità di modellisti esperti nel tel di sviluppo nasce la Forma proprietaria Q36.5.
Protettiva e fresca, la tomaia avvolge il piede
La tomaia viene realizzata in un singolo pezzo con una microfibra specifica che spicca per resistenza pur essendo molto sottile ( 1mm ) e per traspirabilità, una aspetto fondamentale nella logica di Q36.5® e non trascurabile per chi desidera un confort adeguato. Sulla superficie non mancano fori per assicurare un buon scambio d’aria ma quello che fa la differenza è la parte che va ad abbracciare la parte alta del piede e funge anche da linguetta.
Questa zona viene realizzata in maglia a maglie larghe e oltre ad essere morbida a contatto con il piede ha il grande pregio di far passare davvero tanta aria per mantenere il piede fresco. Nel complesso la tomaia viene solo rinforzata laddove è necessario, una strategia che premia la leggerezza ed evita che ci siano inutili parti più spesse del necessario. La tomaia possiede un vero e proprio nucleo di rinforzo, un sistema di supporto che avvolge il collo del piede chiamato Power Wrap su cui lavora in parte l’innovativo sistema di chiusura Li2 di Boa® ( con cavi di acciaio ). I tecnici di Boa® hanno lavorato a stretto contatto con il team di sviluppo Q36.5® ed i risultati si vedono e si sentono. Le nuove rotelle Li2 sono molto sottili e regalano un profilo minimale alla calzatura, un aspetto aero che non passa inosservato.
Un plantare così è unico
Un plantare come questo non si era mai visto e nasce grazie alla collaborazione di Q36.5® con Elastic Interface® con cui è stata creata una innovazione proprietaria. Nella soletta viene inserita una schiuma elastica ad alta densità, perfetta per dare a tutta la pianta del piede il supporto necessario. Nel complesso il plantare assorbe le vibrazioni e sostiene l’arco plantare senza mai causare alcuna pressione. La suola è un vero gioiello e rappresenta al meglio la filosofia del marchio poiché aiuta il piede a mantenere la corretta posizione nella pedalata grazie ad una struttura che ricorda la colonna vertebrale.
Questa parte della scarpa viene realizzata in fibra di carbonio e va ad abbracciare nella parte inferiore il piede senza mortificarlo in un sorta di tenaglia. Volumi e spazi sono decisamente ben organizzati sia nella punta che nella zona del tallone. Sulla suola troviamo diversi inserti in TPU per offrire grip sui terreni più scivolosi, un carro armato che protegge e sostiene durante i pochi passi fatti a piedi.
Tanto gravel, molta sostanza per il fuoristrada
Era davvero difficile prevedere un miglior debutto di questo, del resto, produrre da zero una calzatura non è cosa da tutti. Q36.5® non solo ci riesce, ma fa tutto con grande semplicità come se producesse scarpe da una vita. Ogni dettaglio in questo progetto ha una sua precisa funzione e lavora in maniera corale con gli altri particolari strutturali. La forma della tomaia è a mio avviso ben studiata e grazie alla parte interna in maglia gestisce benissimo il rapporto con il piede regalando confort e ventilazione.
La piattaforma Boa® Li2 dona una chiusura gestibile in maniera millimetrica e questo vale per l’avampiede e la parte del collo del piede, due zone gestite da due rotelle differenti. Una volta indossate le Unique Adventure® si fanno subito apprezzare e il rodaggio per abituarsi alla tomaia e alla suola dura pochi secondi, giusto il tempo di mettere i piedi sui pedali. Il plantare è così diverso e unico che probabilmente occorrerà qualche uscita in più per farci l’abitudine, ma in cambio otterrete un supporto ben dosato che non porta mai dolori alla pianta del piede. La suola è molto rigida nella sua parte anteriore mentre la coda permette leggere flessioni, leggeri movimenti che non fanno però disperdere alcuna forza espressa sui pedali.