Pensare di esplorare l'accidentato terreno della Luna o di Marte con una ruota con camera d'aria non è l'idea migliore, anche perché se si buca si manda all'aria una missione dal costo miliardiario e con una preparazione decennale. Per questo motivo la NASA utilizza da tempo speciali pneumatici senza aria e pressoché indistruttibili, nello specifico composti da una lega di alluminio e titanio chiamata Nitinol. Grazie alla struttura atomica particolarmente ordinata, questa speciale lega preserva l'elasticità materica così da ibridarla a una memoria della forma che riporta sempre allo stato originario anche in caso di forti shock e traumi.
Il risultato è una ruota che garantisce stabilità e solidità, annullando qualsiasi danno che potrebbe compromettere il corretto rotolamento e lo spostamento del rover con o senza equipaggio. Il Nitinol è resistente come il titanio, ma al contempo è flessibile come la gomma ed è l'ultima evoluzione dalle soluzioni viste con il primo rover lunare di Apollo 15 con un sistema che combinasse ammortizzazione e comfort per i passeggeri del mezzo.
È spesso accaduto che le innovazioni della NASA diventassero poi oggetti della quotianità, basti pensare al memory foam, impianti cocleari, arti robotici, dispositivi wireless, latte artificiale per neonati, lenti antigraffio per occhiali e fotocamere, coperta termica o ancora il dispositivo anti dolore articolare warp 10. L'ultima trasposizione potrebbe proprio essere questa ruota indistruttibile: ci sta lavorando la startup The Smart Tire Company con il progetto chiamato METL (Martensite Elasticized Tubular Loading).
Per spiegare bene il concetto della memoria di forma delle ruote senza aria basti pensare a delle molle che a forza di allungarsi e restringersi variano la propria linea fino a perdere le capacità elastiche. Il materiale in Nitinol non solo è resistentissimo e flessibile, ma ritorna sempre alla forma originaria, per esempio dopo aver subito un forte impatto con una roccia, anche appuntita.
Se mai verranno prodotte davvero su larga scala, queste ruote potrebbero sopravvivere alla stessa bicicletta che le ospita dato che non forreranno, non si deformeranno e non si guasteranno con l'uso ma rimarranno sempre solide e al contempo flessibili. Per ovviare alla mancanza di grip del metallo, le ruote avranno uno strato di poliuretano che permetterà anche di andare in sterrato senza scivolare a terra a ogni sobbalzo.
Saranno però più pesanti delle ruote normali, quindi è difficile immaginare che saranno mai applicate nel professionismo. Potrebbero però trovare vasto interesse nel segmento consumer.