«Avevo pianificato il Giro d'Italia come obiettivo di stagione per poi concentrarmi sulle Olimpiadi. Alla luce dei nuovi cambiamenti ora però cambia tutto. Le Olimpiadi sono state spostate all'anno prossimo e i programmi vanno rifatti. In questi giorni parleremo con il team e decideremo cosa fare». Simon Yates si è presentato molto motivato alla conferenza stampa internazionale a cui hanno preso parte oggi i giornalisti del mondo del pedale.
«Veniamo da un periodo intenso - ha aggiunto il britannico dalla sua abitazione spagnola - in 7 settimane il mondo ha subito profondi mutamenti. Personalmente sono tornato a pedalare e questo mi ha reso felice. Credo di essere in buone condizioni di forma e non vedo l'ora di correre. Certo è strano perchè non sono mai stato per così tanto tempo a casa, ma ho potuto godermi la mia famiglia».
Come tutti anche Yates si è allenato sui rulli. «Un tipo di allenamento molto intenso, molto diverso da quanto facciamo su strada. Di sicuro le competizioni on line a cui abbiamo preso parte sono state molto dure. L'allenamento indoor è intensivo mentre quando vai su strada hai l'opportunità di svagarti e respirare maggiormente. Diciamo che anche dal punto di vista mentale è impegnativo».
Con l'avvicinarsi delle corse si pone il problema della sicurezza. «Non sono uno scienziato. Saranno i Governi e le istituzioni a occuparsi di questo aspetto. Di sicuro metteranno delle regole per garantire l'incolumità delle persone e noi non possiamo fare altro che attenerci alle regole».
Abbiamo chiesto al corridore della Mitchelton se dovremo aspettarci delle sorprese in corsa dopo questo lungo periodo di stop. «Sicuramente sarà interessante vedere le differenti reazioni dei corridori, ma ora c'è tempo per arrivare preparati. Davanti a noi, teoricamente, ci sono 12 settimane di avvicinamento alle gare».
Si è parlato pure dei contratti dei corridori. «Non so cosa succederà da questo punto di vista. Noi dobbiamo pensare a correre e poi vedremo come si evolverà la situazione».