Da settembre a novembre, l’innovativo servizio di bike sharing ibrido a flusso libero sarà disponibile per tutti i cittadini nella città metropolitana di Milano.
Sono verdi le bici Bitride che di settimana in settimana stanno popolando le strade della città di Milano e che offrono il primo servizio in Italia e nel mondo di sharing a flusso libero di bici ibride.
Il servizio “Bitride Bike Sharing” non prevede l’installazione di alcuna infrastruttura (rastrelliere, cartellonistica etc) per cui non è assimilabile al modello di bike sharing station based, ma neanche assimilabile ad un sistema di free floating in quanto si basa sull’utilizzo di specifiche aree della città in cui consentire la corsa ed altre dove consentirne la chiusura e/o la sosta. Si tratta quindi di un sistema ibrido sia per la tecnologia della bicicletta che per l’utilizzo consentito all’interno della città.
A conclusione della prima fase sperimentale che ha coinvolto 150 studenti, docenti e ricercatori del Politecnico di Milano, principale partner del progetto, Bitride amplia la propria area di servizio sempre con focus sulle aree universitarie (Lambrate, Bovisa, Bicocca) e coinvolgendo alcuni punti di interscambio quali stazione di Greco-Pirelli, Bovisa, Garibaldi.
La seconda fase del progetto Bitride, da settembre a novembre 2018, è frutto dell’adesione del Comune di Milano alla sperimentazione di Bitride Bike Sharing.
“Da oltre 10 anni promuoviamo a Milano iniziative volte a incrementare l’utilizzo di strumenti di mobilità condivisa e sostenibile. Milano è un luogo ideale per sperimentare le forme più innovative di mobilità urbana - ha dichiarato Marco Granelli, Assessore alla Mobilità del Comune di Milano - Con il sistema Bitride avremo la possibilità di avere biciclette ibride ed elettriche in un sistema station based virtuale coniugando i vantaggi di due sistemi. L’area scelta per la sperimentazione, tra Città Studi e Bovisa, consentirà a molti studenti che vengono a Milano di muoversi tra le sedi universitarie cittadine in modo veloce, pratico e sostenibile”.
Bitride Bike sharing è dotato di una tecnologia sviluppata e brevettata da Zehus S.P.A che permette di risparmiare fino al 40% dell’energia richiesta da una bicicletta tradizionale senza dover mai ricaricare la batteria. Si tratta di una via di mezzo tra un normale sistema di potenza per bici elettriche ed una dinamo intelligente che sa immagazzinare in batteria l’energia della frenata e decide quando dare energia all’utente (partenza, salita) e quando toglierla (condizioni di pedalata ad alta cadenza).
L’impostazione del servizio, il basso numero di biciclette costituenti la flotta (350) e la scelta delle aree di utilizzo fa sì che lo stesso sia prevalentemente rivolto agli studenti universitari, per gli spostamenti tra le sedi e tra le stesse e i nodi del trasporto pubblico.
A fronte di una registrazione a pagamento al costo minimo di € 2,00 l’utente potrà utilizzare il servizio di Bitride gratuitamente con un portafoglio virtuale pari a € 10,00 e 10 stelline equivalenti ad una corsa gratuita.
Il credito virtuale sarà incrementato attraverso attività di gamification quali il parcheggio nelle aree contrassegnate da una stella, questionari di gradimento del servizio etc..
L’attenzione per il nuovo progetto, finanziato con 2,5 milioni di euro nell’ambito del programma Horizon 2020 della Comunità Europea, è inoltre dovuto alla specificità dei due player che hanno collaborato alla sua definizione rendendo disponibili le proprie competenze: Vodafone Automotive e Zehus.
Vodafone in particolare ha studiato e realizzato il servizio per la connettività IoT (Internet of Things), il sistema telematico e di analisi dei dati, abilitando la navigazione GPS, che consente di localizzare e prenotare una bicicletta disponibile.
Oltre al complesso e avanzato know how tecnologico, punto di forza e obiettivo culturale del servizio Bitride è la lotta al misuse e al vandalismo, problemi già riscontrati nei due operatori esistenti di free floating bike sharing.
"Qui entra in gioco la tecnologia di cui sono dotate le nostre biciclette che, attraverso un sistema di tracking e la messa a punto di specifici algoritmi in corso di brevettazione, tenderà a regolarne il parcheggio.
Inoltre il maltrattamento delle bici sarà registrato dai sensori a bordo veicolo e l’utente disincentivato ad usare il servizio. Al contrario, il buon utilizzo del servizio farà maturare dei crediti virtuali trasformabili in corse gratuite.”
Anche al problema dei furti sarà data una risposta attraverso la localizzazione GPS che consentirà l’individuazione costante dei mezzi e la comunicazione con una centrale operativa di assistenza." spiega Marcello Segato – CEO di Zehus.
Attraverso la tecnologia sviluppata dal team di Zehus, Bitride va oltre il servizio di mobilità e si pone l’obiettivo di raccogliere e restituire informazioni utili allo sviluppo e al miglioramento del territorio, nello specifico indagando sui livelli di inquinamento urbano, condizioni e qualità delle strade con riferimento al manto stradale, situazione della circolazione e del traffico.
A validazione della tecnologia e del business model, si intenderà studiare la possibile estensione del servizio di bike sharing alla popolazione residente lungo gli assi ferroviari che entrano a Milano per poter mettere in atto una politica di trasporto intermodale.
Nella foto, l’Assessore Marco Granelli e il CEO di Zehus Marcello Segato