2.200 chilometri in sella alla sua Losa: Sabrina Schillaci ha vinto la sfida. Ha pedalato da Besana Brianza, dove vive, fino a Santiago de Compostela: due settimane, 150-200 chilometri al giorno sfidando difficoltà climatiche, stradali, altimetriche e organizzative.
L’obiettivo di Sabrina? Raccogliere fondi attraverso il sito www.raceacrosslimits.com per la fondazione “Co.Me. Collaborations”, onlus impegnata nel trattamento osteopatico gratuito di neonati e bambini disabili in Italia, Europa, Asia e Africa.
«L’esperienza è stata fantastica, un viaggio interiore con me stessa e uno esteriore costituito dal pedalare in luoghi sconosciuti e variegati. Momenti di difficoltà? Ovviamente sì, ma c’era Davide a darmi forza, per alcune tappe mi ha seguito e dato una carica incredibile».
Davide, per la cronaca, è tetraplegico dal 2007, a causa di un tuffo al lago finito male: «Quando ho cominciato a fare triathlon, meglio dire Ironman, non era molto contento… ma coinvolgendolo si è appassionato e ora mi segue in gara mettendosi sempre sul percorso della corsa. I giorni delle gare corriamo entrambi un Ironman: io quello ufficiale, e lui il suo: pur non avendo pieno controllo delle mani è molto bravo a prepararsi da solo per venire a vedermi. Il mio viaggio è stato per lui l’occasione di affrontare la disabilità davanti a tutti. Con lui mi confronto su qualsiasi cosa, lo abbiamo organizzato assieme. Precisamente lui si occupa della raccolta fondi.».
Tra tanto momenti belli, indimenticabile l’arrivo a Santiago de Compostela: «Osteopati italiani e spagnoli al servizio di bimbi disabili e pellegrini che, per il nostro arrivo, hanno organizzato una giornata di trattamenti gratuiti».
Infine uno sguardo già rivolto al futuro: «Il progetto con Race Across Limits continua. Sto già pensando ai prossimi itinerari, almeno due per il 2019. Ho in mente di presentare un giro itinerante per presentare il progetto tra il Lago di Cono e la Brianza, in un territorio che offre molto dal punto di vista paesaggistico».
La Losa è lucida e pronta, un’altra sfida può cominciare…