Non ancora placati gli applausi per il successo della presentazione del libro dedicato al “El Diablo”, con la brillante presenza di Claudio Chiappucci e Beppe Conti a Castellania, che il Comitato Colli di Coppi è già pronto ad annunciare il successivo appuntamento, il secondo in programma, de GLI INCONTRI CICLOLETTERARI DE LaMITICA 2018 previsto per Domenica 28 Gennaio alle ore 17:00 presso la Residenza Il Borgo di Castellania.
Introdotti e moderati dal giornalista Sergio Meda, PAOLO MIGLIAVACCA, LORENZO PAPETTI e ADELELMO PORTIOLI con il loro libro “GALETTI, UN PORTENTO. Era piccolo, forte e furbo, tenace come pochi e mai domo: un campione di valore assoluto nel ciclismo e dei pionieri.” Sport&Passione Editore ci proietteranno agli albori del ciclismo dei primi del ‘900 quando le strade erano totalmente coperte di polvere e i ciclisti erano letteralmente dei supereroi.
Il nome Carlo Galetti non risulterà sconosciuto agli appassionati di ciclismo e ai curiosi di sport. Nato a Corsico (MI) nel 1882, Carlo Galetti rimbalza sulle cronache nazionali dopo il Giro d’Italia, cui partecipò otto volte, portando a conclusione la gara quattro volte con risultati importanti. Soprannominato lo “scoiattolo dei Navigli”, vinse per due volte il Giro di Sicilia (1907 e 1908), per tre volte la Milano-Roma (1906, 1911 e 1918) e partecipò tre volte al Tour de France senza mai concluderlo. Nel 1910 e 1911 vinse la classifica finale, riportando anche rispettivamente due e tre vittorie di tappa. Nel 1912 il Giro si disputò a squadre e Galetti vi partecipò con la Atala, insieme a Ganna, Eberardo Pavesi e Giovanni Micheletto. Nonostante il ritiro di Ganna, l’Atala vinse il Giro e Galetti fu anche il primo nella classifica a tempi, senza però valore ufficiale. Dopo il ritiro decise di abbandonare il mondo del ciclismo e dedicarsi all’attività di tipografo, fondando la Arti Grafiche Galetti a Milano.
Hanno detto di lui che “era piccolo, forte e furbo; non sempre simpatico; tenace” e fu proprio quella tenacia, che aveva in corpo, a spingerlo a correre una Sanremo 1930, alla veneranda età di quarantotto anni, arrivando un’ora dopo il vincitore. Ciò che emerge da questa biografia sono i successi di un grande campione sportivo pieno di energia e di resistenza, d’integrità e di grandezza. È doveroso precisare che Galetti ebbe un rapporto turbolento con la stampa, tanto che è proprio la freddezza nei suoi confronti che fa presupporre l’assenza di una biografia fino ad oggi. Uno dei primi giornalisti a riconoscergli grandi doti sportive fu Emilio Colombo, all’epoca direttore della Gazzetta dello Sport.
Le ragioni per scrivere un libro su Carlo Galetti? La prima è che una biografia sul ciclista non esisteva e molto poco si conosce di lui. La seconda è che il suo paese di origine, Corsico in provincia di Milano, gli ha dedicato un ponte sul Naviglio Grande (riservato ai ciclisti e ai pedoni) e la terza è che una storia così piena di sport e passione, come quella di Galetti, non poteva non essere raccontata. Infine c’è una quarta motivazione, forse la più importante. I proventi del libro, depurati dei costi di realizzazione, per volontà degli autori saranno destinati a “Fratelli dell’Uomo” organizzazione non governativa di cooperazione internazionale nata in Italia nel 1969 e appartenente al gruppo Frères des Hommes, sorto in Francia nel 1965, con affiliazioni in Belgio e Lussemburgo.
Al termine dell’incontro, in collaborazione con le Cantine Volpi, di Tortona (AL), verrà offerto a tutti i presenti un aperitivo con degustazione vini del territorio dei Colli di Coppi. Come per tutti gli appuntamenti anche in questo caso un particolare ringraziamento è rivolto ad Unità Gamma-Servizi di Sicurezza e alla Fondazione C.R. Tortona che con il loro contributo hanno permesso la realizzazione dell’edizione 2018 de Gli Incontri Cicloletterari de LaMITICA nonché all’Associazione Le Magnolie per l’utilizzo della Residenza Il Borgo di Castellania.
Appuntamento successivo: Domenica 18 Febbraio, alle ore 17:00 sempre presso “La Residenza il Borgo di Castellania”, con Giuseppe Ottonelli e Marco Porta e il libro “LASSU’ FRA I MURI. Un nuovo viaggio, un’altra sfida ad una grande classica del nord: il Giro delle Fiandre” e Fabio Guerini, autore del libro “STORIA DEL CICLISMO tra Cremona, Crema e Lodi”.
Gli autori
Paolo Migliavacca: classe 1946, originario di Gaggiano, a lungo bancario, è un grande esperto del territorio che gravita sul Naviglio Grande, di cui ha pubblicato ben 35 volumi, la gran parte sulla storia dei dintorni. La stesura del libro su Galetti è il seguito di una sua minuziosa ricerca, con Papetti, negli archivi di famiglia e quelli pubblici.
Lorenzo Papetti: classe 1949, di Foppolo, si è occupato di grafica per gran parte della sua vita, oltre a essere stato a lungo redattore del mensile di Gaggiano Il Ponte. Cacciatore di informazioni e abituale frequentatore di archivi e biblioteche, ha contribuito con il sua meticolosità a ricostruire le vicende di un campione ignorato come Galetti.
Adelelmo Portioli: classe 1945, originario di Gonzaga ma dal 1956 residente a Corsico, il luogo di origine di Galetti, è un noto collezionista di materiale sportivo, passione che coltiva dagli anni Ottanta. Raccoglie foto, figurine, giornali, cimeli e organizza da trent’anni una serie di mostre sportive, non ultime quelle su Carlo Galetti.