Finale incredibile, pericoloso e inammissibile quello della tappa inaugurale della 51a Volta ao Algarve em Bicicleta, la Portimão - Lagos di 192,2 km. Non tanto per la splendida vittoria di Filippo Ganna, quanto per il gruppo che, all'altezza dell'ultima rotonda, ha infilato il controviale lanciando lo sprint in mezzo al pubblico e alle auto mentre il piemontese della Ineos ha approfittato dell'occasione per vincere per distacco.
È accaduto tutto a 600 metri dal traguardo, quando in una rotonda il gruppo ha infilato il controviale: le immnagini hanno mostrato chiaramente che la deviazione non era presidiata, un solo motociclista ha cercato di segnalare l'errore al gruppo ma nulla ha potuto visto che i corridori - in quel momento c'era un uomo della Lotto in testa - erano già lanciati per la volata.
Non solo, i primi si sono accorti dell'errore ma chi c'era dietro di loro ha proseguito lo sforzo per lanciare il proprio velocista disputando una vera e propria volata parallela rispetto a quella di Filippo Ganna che è stato tra i corridori che hanno affrontato il percorso corretto e che, appena si è accorto di quanto è accaduto, ha aperto il gas ed è andato a vincere.
IL COMMENTO. Un episodio gravissimo in una corsa di categoria ProSeries, quindi appena al di sotto del WorldTour come valore. Non è possibile non presidiare una rotonda a 600 metri dal traguardo: oggi siamo andati davvero ad un passo dalla tragedia, c'era una ammiraglia parcheggiata a cavallo di un marciapiede che i corridori hanno evitato scartando e se una sola persona avesse attraversato la strada per vedere l'arrivo sarebbe stato un disastro.
E non è putroppo il primo episodio incredibile, perché sempre oggi, in Spagna abbiamo visto le immagini di un direttore di corsa che dava il via alla gara sventolando la bandiera da un finestrino e quindi da una automobile priva del tradizionale tettuccio e che addirittura segnalava deviazioni e pericoli ai corridori dallo stesso finestrino, in pieno stile "ciclismo anni Settanta", con rispetto parlando. Questo senza tornare alle vicende dell'Etoile de Besseges, dove ben nove squadre sono tornate a casa dopo che i corridori si sono trovati più volte a pedalare con il traffico aperto.
Ovviamente è l'Uci che deve prendere in mano la situazione: va bene, va benissimo analizzare con SafeR tutte le questioni relative alla sicurezza, ma qui siamo all'ABC dell'organizzazione delle corse. E siamo di fronte alla clamorosa inadeguatezza di società organizzatrici considerate di alto livello. Sarà anche una facile battuta, ma vengono sanzionati con cartellini gialli e squalifiche corridori che gettano una borraccia fuori dalla zona consentita o pedalano per qualche metro su un marciapiede: di che colore dovrebbe essere il cartellino per gli organizzatori dell'Algarve?
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