Il nuovo anno si è aperto nel ricordo di due dei più importanti ciclisti italiani, Fausto Coppi e Gino Bartali, autori di alcune delle più epiche pagine dello sport di ogni tempo. A Castellania Coppi, paese dove il 15 settembre 1919 è nato l’Airone, come di consueto sono stati assegnati i premi Welcome Castellania nel giorno in cui ricorre l’anniversario della morte di Coppi. E’ una consuetudine, un appuntamento al quale i coppiani più affezionati non mancano mai e ieri a distanza di 65 anni dalla morte del Campionissimo, ancora una volta centinaia di persone sono arrivate da tutta la penisola per rendere omaggio al ciclista piemontese. Dopo la funzione celebrata nella piccola chiesa di Castellania, davanti alla tomba monumento in cui riposano Fausto e Serse Coppi, sono stati assegnati i premi Welcome Castellania, dedicati al giornalismo sportivo e ai benefattori dello sport.
Quest’anno il premio è andato a Guido Vaciago direttore di TuttoSport, Maurizio Iappini cronista de La Stampa, Guido Repetto Presidente Gruppo Elah Dufour Novi e al Team Chiodini – Magenta come ambasciatori di Casa Coppi nel Mondo. Tra i vari momenti c’è stata la presentazione della maglia gialla e della maglia rosa di Tadej Pogacar che il campione sloveno ha donato a Casa Coppi e anche la maglia gialla di Sandrino Carrea, storico gregario di Coppi.
Ad Assisi invece, sono state tantissime le persone che hanno deciso di far visita al Museo della Memoria 1943-1944 dove sono conservati alcuni ricordi del campione toscano che durante la seconda Guerra Mondiale, trasportando dei documenti nel telaio della sua bici, riuscì a salvare tantissimi ebrei. Assisi ancora oggi rende omaggio a Gino Bartali e, nonostante il freddo e un meteo poco favorevole, al Museo della Memoria della cittadina umbra in tanti hanno fatto un pellegrinaggio in bici per ricordare le imprese di Ginaccio.
Nel museo sono tante le testimonianze dell’opera di Bartali che negli anni della Guerra, quando non c’erano più gare, correva con la sua bici ad Assisi per trasportare quei documenti che avrebbero salvato tante persone. Nella cittadina di San Francesco ogni anno in tanti vengono al Museo per ricordare la storia di Bartali e anche ieri un folto gruppo di temerari ha voluto sfidare la pioggia e il freddo: partiti da Firenze hanno deciso di ripercorrere quella stessa strada che Gino faceva per raggiungere Assisi, tra loro non c’erano solo toscani, ma anche alcuni appassionati che dagli Stati Uniti, hanno deciso di ripercorrere quel viaggio dove l’eroe incontrava il santo.
Ieri come oggi e sicuramente domani, Gino e Fausto hanno corso insieme sul filo della memoria, come testimoni di un ciclismo epico e che, a distanza di anni ancora affascina migliaia di persone in tutto il mondo.