La storia del ciclismo italiano è ricca di corse che non si disputano più ma che hanno fatto la storia: per questo abbiamo pensato di proporvi una nuova rubrica che le tiri fuori dal cassetto dei ricordi. Se avete una foto d'archivio nel cassetto, un ritaglio di giornale o desiderate che si racconti di questa o quella corsa, non esitate a scriverci agli indirizzi info@tuttobiciweb.it oppure daniloviga@gmail.com. Buona lettura.
Si correva interamente sul territorio milanese, la Melzo-Casorate Primo è ricordata come la classica dei velocisti, la classica di inizio stagione dopo la Coppa San Geo, la Montecarlo-Alassio e il Gran Premio Diano Marina. Voluta per onorare la memoria di Roberto Chiodini un ragazzo di 20 anni tragicamente scomparso che all’epoca correva per la Melzo Meggiarin. Organizzata dall’Unione Ciclistica Melzo Meggiarin di Fiorenzo Meggiarin con la collaborazione del Gruppo Sportivo Casoratese andò in scena venticinque volte dal 1976 al 2000. Dopodichè assunse la denominazione di Coppa città di Melzo e terminò il suo mandato tra i dilettanti nel 2015.
La prima edizione si concluse fra le polemiche per la irregolare volata di Dino Porrini (Comense 1887-Meggiarin) che tuttavia s’impose su Ettore Manenti (Mobili Scalvini) e Maurizio Mantovani (Melzo Meggiarin). L’anno dopo le cose andarano meglio con Agostino Bertagnoli (Scalvini Serrande) primo al traguardo davanti a Orlando Toni (Provini Bologna) e al terzo posto l’idolo locale Maurizio Mantovani. L’edizione del '87 si svolse di sabato e fu Dario Sala della Novartiplast a sfrecciare su Aldo Borgato della Nuova Baggio San Siro e Marco Cattaneo della Passerini. Le polemiche tornarono a farsi sentire nel 1979 con la retrocessione di Domenico Perani (Passerini) per spinte all’americana ricevuto dall’allora ex compagno di squadra Guido Bontempi. Il successo rimase comunque in casa Passerini grazie ad Agostino Gambirasio che anticipò Luigi Carelli (UC Bergamasca 1902) e Claudio Calloni della Zoccorinese. Per giustificare la sua scorrettezza, Guido Bontempi trionfò nel 1980 su quattro compagni di fuga. Il gigante della Passerini Colnago fulminò Maurizio Orlandi della Melzo Meggiarin e il polacco Richard Szurkowski. Il fotofinish decretò invece la vittoria di Claudio Golinelli (Novartiplast) nell’edizione del 1981. Il piacentino riuscì a spuntarla per pochi millimetri nei confronti di Sandro Lerici (Passerini), mentre Luigi Ferreri della Mecair arrivò terzo.
I colori della Passerini Gomme brillarono anche l’anno seguente grazie allo spunto di Manrico Ronchiato che vinse tranquillamente davanti a Michele Dell’Oca (Novartiplast) e al compagno di squadra Giuliano Donatoni. Ed eccoci al 1983 anno in cui Pasqualino Diurno, siciliano di Avola trapiantato a Nova Milanese e portacolori della Criba Viris Vigevano, piazzò la botta vincente superando un certo Ezio Moroni della Passerini, Davide Retroni della Isaltessari e Stefano Allocchio della FGM Diadora. Colpi proibiti anche nella volata della nona edizione con Calloni e Badolato retrocessi dalla Giuria. A sbucare sul traguardo fu Fausto Orsi, della Robur Piacenza, che si lasciò alle spalle Angelo Tosi (Novartiplast) e Mauro Ricciutelli (Linea V). Il 1985 è l’anno della prima delle tre vittorie firmate Dari-Mec la gloriosa società del compianto Mario Dagnoni e dell’attuale presidente della FCI Cordiano. Walter Brugna fu protagonista di uno sprint interamente in testa che costrinse alla resa Giuseppe Pagnoncelli (La Fenice Orlandi) e Dario Varè (Cicli Di Lorenzo). Dodici mesi più tardi toccò a Daniele Silvestri (Passerini) l’onore di conquistare la corsa milanese battendo in volata il compagno di avventura Mario Scirea (Cicli Di Lorenzo). Completò il podio Angelo Corini della Resine Ragnoli. Nel 1987 arrivò la stoccata di Ettore Badolato. L’allora veocista della Remac-Bresciaplast inscenò un testa a testa con Rodolfo Galli (Coalca) e Giordano Ghilardi della Poglianese Moda Oro che terminarono nell’ordine. I colori della Dari-Mec tornarono di moda nel 1988 per merito di Fabrizio Trezzi che sul rettilineo di Casorate Primo precedette Gianvito Martinelli (Mecair) e Alberto Guidi (Viris Vigevano). La Dari Mec concesse il bis l’anno dopo con Giordano Ghilardi che regolò Giovanni Codenotti della Resine Ragnoli e il già citato Retroni (Ribar Busto Arsizio). Gli anni Ottanta si chiusero con l’arrivo in solitaria di Michele Lavagnini (Passerini Thermobus) che sotto la pioggia anticipò il gruppo di 9” regolato da Giovanni Lombardi (Caneva Record) su Emanuele Brunatti (Caffè Cuoril Italsei).
Giovanni Lombardi si riscattò dodici mesi dopo e sempre con la maglia della Caneva Record fece valere il suo guizzo regolando Roberto Solcia della Coalca e Cristian Vadalà della Smeg Artoni. Sprinter alla ribalta anche nel 1992 con Mario Traversoni (Mecair) abile nel mettere in fila Francesco Arazzi (Bresciaplast) e il compagno di club l’argentino Claudio Jannone. L’identica cosa la fece Maurizio Tomi nella successiva edizione quando insieme al compagno di colori Michele Bedin regalarono la doppietta alla Record Cucine Caneva: terzo si è classificò Arazzi. Anche nel 1994 assistiamo a una doppietta e i protagonisti sono ancora i ragazzi della Record Cucine Caneva. Vittoria di Gianfranco Contri davanti a Luca Colombo. Chiuse il podio Enrico Cassani della Brescialat. Sulla scia di Contri fece capolino a Casorate Giancarlo Raimondi (Brescialat) vincitore nel 1995 davanti ad Alberto Destro (Sassi Coalca Katoxjin) e Alessio Girelli della Sanpellegrino. Arrivo a cinque nel 1996 con Enrico Bonetti (Pagnoncelli) che anticipa tutti di qualche metro: secondo Diego Ferrari della Brunero Bongioanni Boeris), terzo Ambrogio Tovaglieri (Viris Epaflex). La Pagnoncelli, sponsorizzata Mapei, si ripete anche nel 1997 per conto di Cristian Bianchini che supera Walter Castignola (Brescialat) e Marco Cannone della Sanpellegrino. Nel marzo '98 Enrico Degano (Record Cucine Colorificio San Marco) relega Nicola Chesini (Pagnoncelli) al secondo posto e Daniele Galli (Sanpellegrino Bottoli Artoni) al terzo. Ma la rivincita di Chesini non tarda ad arrivare e dodici mesi dopo il corridore della Pagnoncelli s'impone anticipando Sebastiano Scotti (Sanpellegrino) e Luca Niccolai della Promo Ciclo. L'anno 2000 rappresenta la fine del secondo millennio e della Melzo-Casorate. L'ultima edizione è ancora un'isola felice per Cristian Bianchini (Edile Rosa Gaverina) che raddoppi dopo il trionfo nel '97, questa volta davanti ad Alberto Loddo (Zoccorinese Vellutex) e Simone Cadamuro (Sanpellegrino).
nella foto la prima edizione (1976) vinta da Dino Porrini della Comense 1887-Meggiarin
ALBO D’ORO
1976- Porrini Dino (UC Comense 1887 Meggiarin)
1977- Bertagnoli Agostino (Velo Sport Scalvini Serrande)
1978- Sala Dario (Novartiplast)
1979- Gambirasio Agostino (GS Passerini Colnago)
1980- Bontempi Guido (GS Passerini Colnago)
1981- Golinelli Claudio (Novartiplast)
1982- Ronchiato Manrico (GS Passerini Gomme)
1983- Diurno Pasqualino (Criba Viris Vigevano)
1984- Orsi Fausto (Robur Piacenza)
1985- Brugna Walter (Dari-Mec)
1986- Silvestri Daniele (GS Passerini Gomme)
1987- Badolato Ettore (Remac Bresciaplast)
1988- Trezzi Fabrizio (Dari-Mec)
1989- Ghilardi Giordano (Dari-Mec)
1990- Lavagnini Michele (GS Passerini Thermobus)
1991- Lombardi Giovanni (Caneva Record)
1992- Traversoni Mario (Mecair)
1993- Tomi Maurizio (Record Cucine Caneva)
1994- Contri Gianfranco (Record Cucine Caneva)
1995- Raimondi Giancarlo (Brescialat)
1996- Bonetti Enrico (Ceramiche Pagnoncelli)
1997- Bianchini Cristian (Pagnoncelli Mapei)
1998- Degano Enrico (Record Cucine Colorificio San Marco Caneva)
1999- Chesini Nicola (Ceramiche Pagnoncelli)
2000- Bianchini Cristian (L'Edile Rosa Gaverina)