Remco Evenepoel si trova in Marocco con sua moglie Oumi e - con la maglia della nazionale marocchina sulle spalle - sta imparando le regole per preparare un autentico tè nel deserto. Probabilmente sarà Evenepoel il Flandrien dell’anno, di questo ne è convinto Patrick Lefevere e mentre il suo campione si gode le vacanze nel paese di origine della moglie, il capo del Wolfpack pensa già al prossimo anno. Il Tour sarà difficile e nulla sappiamo riguardo al Giro d’Italia, ma Lefevere sta guardando alla Francia, perché quando sei ad altissimi livelli non puoi più metterti di scegliere altro.
«Non può più stare lontano dalla Francia, non solo per te stesso, ma anche a livello di sponsor – ha spiegato Lefevere al Nieuwsblad -: un Tour con o senza Remco fa un'enorme differenza per i media. Il Tour si mangia tutto in termini di pubblicità. Non commenterò l'abbinamento con il Giro e poco tempo fa ho detto che Remco avrebbe dovuto correre la Milano-San Remo e il Giro delle Fiandre, ma lui ha subito detto che non lo farà. Non voglio interferire con il suo programma e tutto verrà deciso a dicembre».
Evenepoel di strada ne ha fatta veramente tanta e bisogna sempre ricordare che in bici ha cominciato a correre da appena 7 anni, mentre i suoi avversari hanno iniziato molto prima. A Remco è mancata tutta quella preparazione giovanile che hanno gli altri corridori e, nonostante la minore esperienza in gruppo, è riuscito a raggiungere dei livelli altissimi. «Non dimentichiamo che fino a pochi anni fa Remco non correva ancora in bici ma giocava a calcio. Adesso potrà affrontare anche il Tour con maggiore esperienza e i distacchi come quest’anno non credo che li riavremo. Forse in futuro dovremmo aspettarci che anche Pogacar e Vingegaard passino un brutto momento, ma abbiamo visto che accade molto difficilmente. A Vingegaard un po' di più, mentre con Pogacar praticamente mai».
Per il prossimo Tour de France, la Soudal Quick-Step sa perfettamente su cosa deve lavorare, non solo su una preparazione perfetta per Evenepoel, ma deve saper costruire la squadra perfetta per accompagnarlo.
«Al Tour hai solo 7 compagni di squadra. Quest'anno Casper Pedersen si è rotto la clavicola nella terza tappa del Tour. Louis Vervaeke si è ammalato dopo la prima settimana. Quindi abbiamo imparato che Remco deve essere circondato da ottimi corridori e ci stiamo già lavorando. D’altro canto avevamo sempre dato per scontato che Remco avrebbe corso il Tour per la prima volta nel 2025 e invece è successo un anno prima. E come dico spesso: la squadra deve essere il leader del leader».
Remco è un corridore generoso e ogni volta che ha ottenuto dei risultati importanti, ha fatto avere dei bonus economici ai suoi compagni di squadra. Questo però non basta e Lafevere, sa che per ottenere risultati diversi, bisogna avvicinarsi il più possibile a Pogacar e Vingegaard, i due diretti rivali del belga. «Sappiamo che dobbiamo lavorare diversamente ed è per questo che abbiamo preso Frederik Broché, direttore tecnico della federazione belga, perché potrà dare un aiuto importante. Avevamo iniziato un dialogo anche con Sven Vanthourenhout e aveva detto che per lui eravamo la squadra perfetta, ma aveva chiesto di avere un ruolo troppo importante e la trattativa si è quindi chiusa e so che la Bora stava parlando con lui. Quanto al prossimo anno, sono fiducioso e Remco avrà intorno la miglior squadra possibile».