L’Eroica è la corsa che unisce veramente tutti e tra i nove mila partecipanti che hanno animato le strade bianche intorno a Gaiole in Chianti, c’era anche Mauro Gianetti, Ceo dell’UAE Emirates di Tadej Pogacar.
Sabato ha vinto il suo Tadej Pogacar al Giro dell’Emilia con la maglia di Campione del Mondo e ieri lei è qui sulle strade dell’Eroica. Che corsa è questa?
«Qui non ce l'ho fatta a vincere... Naturalmente sto scherzando, perché qui nessuno viene per vincere. L'Eroica è una poesia, non è solo un evento, è qualcosa di straordinario che si svolge ogni anno e che attira persone da tutto il mondo, quindi non volevo mancare a questa edizione. Purtroppo non riesco a partecipare tutti gli anni, ma appena posso ci vengo perché è un tuffo nella passione del ciclismo».
Quante edizioni è riuscito a fare?
«Purtroppo ne ho fatte solo tre fino a questo momento, perché c'è sempre qualche impegno, c'è sempre qualche gara. Quest'anno, come due anni fa, sono riuscito a partecipare, scappando subito dopo il Giro d'Emilia. Non volevo mancare e quindi sono partito subito dopo la gara e lunedì mattina sarò già in ufficio a portare avanti tutte le pratiche».
Lei è stato un corridore professionista e oggi è abituato a lavorare con corridori che vanno veloci: questa è una contrapposizione con L’Eroica?
«E' proprio questo il bello dell’Eroica: godersi la bicicletta guardando il panorama, fermarsi ai ristori, provando tutte le prelibatezze della regione. Poi ripartire e condividere con tutti gli appassionati che sono qui a fare questa gara. Le signore che partono con i baffi finti, le biciclette d'epoca, le maglie e la passione pura per il ciclismo che condivido con chiunque. Chi viene All’Eroica, prova gli stessi piaceri e la stessa passione ed è per questo che si va tutti d’accordo e si pedala insieme».
C’è una domanda d’obbligo che dobbiamo farle sul suo Tadej Pogacar. Che emozioni ha provato nel vederlo correre e vincere subito con la maglia di campione del mondo?
«Tadej ci teneva moltissimo a quella maglia e ci teneva moltissimo a vincere all'Emilia, perché per due anni di fila è arrivato secondo. Quindi voleva la rivincita, in più poterla ottenere nella prima uscita vestito da campione del mondo: era per lui qualcosa di importante e credo che si sia visto...».
E sabato c'è il Lombardia...
«È un obiettivo che ha in testa dall’inizio dell’anno, l'ha già vinto tre volte. E’ una gara bellissima, una gara molto importante e quindi sullo slancio della preparazione che ha fatto per il mondiale c'erano appunto l’Emilia, la Tre Valle Varesine e soprattutto il Giro di Lombardia. Vedremo sicuramente una gran bella gara».