Le bici di Alessandra Repetto, presidente di Genova ciclabile e riferimento della Fondazione Michele Scarponi: bici per abitare, vivere, umanizzare le città, dunque bici sicure, cioè sicurezza per le bici.
Le bici di Luca Raggio, ex professionista, direttore sportivo del Tream PiùSport Levante, squadra di giovanissimi e allievi: bici per correre, dunque imparare, crescere, sperimentarsi, scoprire.
Le bici di Carol Trucco e Valentina Rossotti, ideatrici del Parking Day, che due giorni l’anno trasforma parcheggi in parchi, pubblici e sociali: bici dedicate, raccontate, spiegate, soprattutto fatte provare ai bambini.
Le bici di Marco Besutti, responsabile di SeiFuori, non solo noleggio di bici ma anche la possibilità di vivere una esperienza unica insieme ad accompagnatori esperti: bici che esplorano, emozionano, sorprendono.
Le bici di Antonello Mura, compagno di scorribande cicloletterarie: dalle provocazioni di Beppe Viola ai fogliettoni di Gianni Mura, dalle intuizioni di Orio Vergani ai ricami di Bruno Raschi, dunque bici ironiche, eroiche, romantiche, liriche.
Le bici di Roberto Lauciello, illustratore, che ha disegnato Luigi Malabrocca e le sue avventure da maglia nera al Giro d’Italia: bici artistiche.
Le bici di Cristina Castellari, presidente della Fiab di Genova: bici da città e da gita, bici da montagna e da viaggio, bici per andare a scuola e al lavoro, bici per muoversi agilmente e silenziosamente e ecologicamente.
Le bici di Fabio Barbieri, del Gruppo sportivo Pontedecimo, che si prodiga e non solo per il Giro dell’Appennino: bici di ieri e di oggi, storiche del ciclismo e anche dell’Italia, della memoria e dello sport.
Le bici di Michela Gaffo, coorganizzatrice della Genova Women Bike Ride: bici da donne, per le donne, con le donne (ma anche da, per e con uomini), pedalate ecologiche cittadine, riprendendosi spazi quotidianamente sottratti dalle auto.
Le bici di Giorgio Cimbrico, giornalista e scrittore, quelle dei suoi Giri d’Italia e dei suoi Tour de France; le bici di Paolo Colombo, giornalista della carta e della tv, quelle delle sue corse rincorrendo i corridori; e le bici di Franco Bocca, giornalista e scrittore, quelle dei suoi ricordi e delle sue ricerche, delle sue interviste e delle sue storie.
Le bici di Serena Malabrocca, con cui pedala nella memoria del nonno Luigi, fra scrittori e illustratori, musicisti e attori, pedalatori e collezionisti e costruttori, che ne allungano la vita e le opere.
Le bici di Andrea Viola, quelle di CicloRiparo, officina in cui si restituisce vita alle bici malate, sofferenti, carenti, acciaccate, inguaiate, e non solo, ospitando film, libri, incontri.
Le bici di “W la bici”, ieri, a Palazzo Ducale, a Genova, per BookPride.