È da poco rientrato dal Limburgo, dove si sono disputati i Campionati Europei, e fra poco ripartirà per la Svizzera, dove con le atlete azzurre affronterà le prove della rassegna iridata di Zurigo 2024. Tra un impegno e l’altro Paolo Sangalli, CT delle Nazionali femminili su strada, ha risposto alle domande di tuttobiciweb tracciando il bilancio del campionato continentale.
Paolo, sei reduce da giorni impegnativi ma direi anche soddisfacenti.
«Certamente, molto soddisfacenti. La squadra azzurra nel suo complesso ha conquistato cinque medaglie, ragazze e ragazzi hanno vinto l’oro nella staffetta mista, dimostrando l’importanza della sinergia tra squadra femminile, maschile, gruppo crono e gruppo strada; poi nelle prove su strada al femminile siamo saliti sul podio con Balsamo e Gasparrini. Il bilancio è più che positivo».
Nello specifico come giudichi la prova delle Élite?
«Molto buona. Abbiamo corso come da programma e siamo state protagoniste arrivando vicino al successo. Certo, inizialmente il secondo posto ha lasciato un po’ di amaro in bocca, non possiamo negarlo. Poi però con il passare dei minuti abbiamo realizzato che anche la medaglia d’argento è un buonissimo risultato. Wiebes è molto forte e ha fatto una volata incredibile. Personalmente sono felice per Balsamo, come tutte le campionesse Elisa vorrebbe sempre vincere, ma il suo argento ha un grande valore. Non dimentichiamoci che la sua stagione non è stata semplice».
Come avevate pianificato la gara a livello tattico?
«La nostra leader designata era Elisa Balsamo e abbiamo corso per lei. Abbiamo cercato di creare un diversivo con Chiara Consonni: l’idea era quella di confondere un po’ le altre nazioni su quale fosse realmente la nostra prima punta. La volata è stata un po’ convulsa, le polacche hanno battagliato tanto e poi, alla fine è uscita Wiebes per i Paesi Bassi. Ma come ho già detto, abbiamo corso come avevamo programmato. Da Guazzini a Barbieri, passando per Cecchini, Guarischi e Confalonieri, fino alla giovane Masetti le ragazze sono state davvero brave».
A proposito di giovani, cosa ci dici delle Under23?
«Anche in questo caso abbiamo corso da squadra: Barale, Tonetti, Cipressi, Borghesi e Fiorin sono state molto brave, poi Eleonora Gasparrini ha concluso a podio dimostrando ancora una volta il suo valore».
L’Italia ha fatto i conti con la sfortuna tra le Junior.
«Effettivamente la maxi caduta sul rettilineo finale ha condizionato il risultato. Chantal Pegolo era in buona posizione ma quando si è innescato il capitombolo una atleta le ha urtato il cambio facendole scendere la catena. È stato un vero peccato, sono convinto che avremmo potuto prendere un’altra medaglia».
Gli Europei si sono conclusi con un buon bottino, ora ti vedremo in ammiraglia ai Mondiali. Pronto?
«Certo, ancora qualche giorno e poi ripartirò alla volta della Svizzera».
Dove troverai un percorso totalmente differente da quello del Limburgo.
«Cambierà il percorso, cambierà il modo di affrontare le gare e cambieranno anche le interpreti. Per ora non posso dire di più, ma sicuramente l’Italia, in tutte le categorie, correrà unita, correrà da squadra».