La quarta vittoria di tappa ancora non è arrivata per Van Aert ma il corridore fiammingo, dopo il traguardo di Puerto de Ancares, oltre alla maglia verde adesso ha sulle spalle anche quella a pois.
Van Aert è abituato a vestire la maglia di leader della classifica a punti, ma quella di miglior scalatore lo stuzzica molto e potrebbe diventare un suo obiettivo. In corsa oggi non lo vedremo correre con la maglia a pois, perché in base alle regole, si veste sempre la maglia più importante e in ordine gerarchico, quella verde è più preziosa di quella a pois. Il belga però punta a indossarla a Madrid, quando la Vuelta si concluderà il prossimo 8 settembre.
«Adesso mi viene difficile dire che la maglia a pois non sia un obiettivo per me – ha detto Van Aert – Considerando che mi sono impegnato su ogni salita per ottenere punti, vuol dire che ci tengo».
Tutti sanno che il fiammingo è un collezionista d maglie e nella sua casa di Herentals ha una stanza dove sono conservati tutti i cimeli delle corse e una maglia a pois della Vuelta andrebbe ad arricchire la sua collezione.
Nessuno pensava che un uomo da Classiche come lui avrebbe cercato di vestire la maglia di miglior scalatore e lo stesso Van Aert, durante l’intervista al termine della decima tappa, aveva detto che la maglia a pois non era un suo obiettivo. «Non bisogna per forza dire sempre quello che si pensa veramente – ha detto ieri al termine della corsa - Ma adesso posso dire che questa maglia a pois è un mio obiettivo».
Van Aert nella tredicesima tappa con arrivo a Puerto de Ancares sentiva che le sue gambe giravano bene e così ha deciso di dare il massimo per prendere i punti della montagna. In totale il belga della Visma – Lease a Bike ha preso quattordici punti, che sommati ai 22 precedenti fanno 36 punti. Così il suo vantaggio è di 13 punti su Marc Soler e Jay Vine. Anche l'australiano puntava alla maglia a pois, ma nel finale è caduto e al traguardo non ha potuto prendere più punti. «Vedremo se la classifica di miglior scalatore sarà veramente realistica per me – Ha continuato Van Aert - Finché la salita non diventa troppo ripida, riesco a salire bene e posso competere con i migliori. Ma se diventa eccessivamente ripida come nel finale di oggi, naturalmente ho maggiori difficolta». Ci sono sicuramente alcuni elementi che vanno a favore di Van Aert, che come tutti sanno, non ha caratteristiche di scalatore, anche se in salita ha dimostrato di avere una buona resistenza. A differenza di quanto avveniva in passato al Tour, ad esempio, in questa Vuelta non vengono assegnati punti doppi per l'arrivo in salita e questo, significa che gli scalatori non potranno fare troppo la differenza con gli arrivi in salita.