Eddie DUNBAR. 10 e lode. Quinta vittoria in carriera, ma quella di oggi vale più di tutte le altre. Il 27enne corridore irlandese del Team Jayco AlUla coglie il suo primo successo di tappa in un Grande Giro con un colpo da maestro, da vero finisseur, grazie ad una scelta di tempi perfetti. Dopo aver fatto tutta la giornata in fuga con il vento in faccia in compagnia di Filippo Zana (alla fine 6°), l’irlandese regala a Brent Copeland un successo che fa molto comodo alla compagine australiana.
Quinten HERMANS. 8. Il 29enne belga della Alpecin fa parte di quell’allegra brigata che oggi decide di non fare ferie e si va a prendere un bellissimo posto d’onore.
Max POOLE. 9. Il bimbetto 21enne del Team dsm-firmench PostNL si porta in albergo e quindi a casa un secondo piazzamento nella top ten: dopo il 9° posto nella settima tappa, adesso un terzo posto di spessore, che ci dice che anche questo ragazzo sta crescendo bene. Molto bene.
Jhonatan NARVAEZ. 7. Il 27enne ecuadoriano sta bene e pedala ancor meglio. Forse alla fine, per come stava, il 4° posto è fin troppo stretto.
Urko BERRADE. 7. Il 26enne della Equipo Kern Pharma rimedia un quinto posto di sostanza, dopo una giornata sostanzialmente molto buona.
Filippo ZANA. 7,5. Corsa d’avanguardia, per cercare di portare a casa qualcosa di buono, e alla fine contribuisce con il suo approccio mentale a portare al successo Eddie Dunbar.
Marco FRIGO. 8. È dall’inizio di questa Vuelta che sta lavorando come pochi, con una efficacia e una intensità che ci dice che questo ragazzo di 24 anni ha tutto per poter fare anche qualcosa in proprio. Bisognerebbe lasciargli più spazio, ma questo è un discorso lungo e non vale solo per Marco, ma anche per altri italiani.
Primoz ROGLIC. 7. Saranno punture di spillo, piccole picconate alle certezze di Ben O’Connor, ma anche oggi Primoz ci prova a porta a casa 32” rispetto alla maglia rossa. Mentre davanti si fa la corsa, alle loro spalle lo sloveno pensa a fare qualche dispetto all’australiano, che resta in rosso, ma concede all’avversario un bel gruzzoletto di secondi. Ora è a 3’16” dalla maglia rossa.
Enric MAS. 7. Sta bene, molto bene e pedala facile facile. Non sarà vincente, ma sta attaccato ad uno che sa come si fa a vincere: Primoz Roglic. Non lo molla mai e questa sera sale di un gradino: ora è terzo nella generale.
Carlos RODRIGUEZ. 7. Fa un piccolo grande balzo in avanti, guadagnando tre posizioni nella generale: adesso è 6°.
Ben O’CONNOR. 5. Oggi giornata no. Sull’ultimo strappo di giornata non riesce a rispondere all’attacco portato da Roglic, che si porta dietro Enric Mas e Mikel Landa.
George BENNETT. 7. Tappa d’attacco per i ragazzi della Israel Premier Tech e l’australiano fa un balzo: dalla 16° alla 10° posizione.
Xandro MEURISSE. 8. Ad un certo punto, il 32enne belga della Alpecin-Deceuninck prende e lascia la compagnia dei 37. Lui da solo prova a vedere l’effetto che fa. Spera che qualcuno vada con lui, ma alle sue spalle se ne guardano bene dal farlo. Fa tutto da solo, fino a 30 km dal traguardo. Bravissimo.
Gianmarco GAROFOLI. 7. Dal gruppetto di Zana, nasce un gruppotto di 38 elementi. Con Frigo ci sono Steven Kruijswijk e Attila Valter (Team Visma | Lease a Bike), Brandon McNulty (UAE Team Emirates), Jhonatan Narvaez e Brandon Rivera (Ineos Grenadiers), James Knox (T-Rex Quick-Step), Sam Oomen e Carlos Verona (Lidl Trek), Nico Denz, Patrick Gamper e Daniel Martinez (Red Bull-Bora-hansgrohe), Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck), George Bennett, Marco Frigo, Matthew Riccitello e Corbin Strong (Israel-PremierTech), Victor Campenaerts, Arjen Livyns e Eduardo Sepulveda (Lotto Dstny), Sven Erik Bystrøm, Lorenzo Germani e Ruben Thompson (Groupama-FDJ), Carlos Canal e Pelayo Sanchez (Movistar), Fran Miholjevic (Bahrain Victorious), Eddie Dunbar e Filippo Zana (Jayco AlUla), Mathis Le Berre (Arkéa-B&B Hotels), Max Poole, Chris Hamilton e Gijs Leemreize (DSM-firmenich PostNL), Guillaume Martin, Ion Izagirre e Jesus Herrada (Cofidis), Xandro Meurisse (Alpecin-Deceuninck) e Urko Berrade, Ibon Ruiz (Equipo Kern Pharma) e Xabier Isasa (Euskaltel Euskadi). Un piccolo plotone, che fa per davvero la corsa. Alla fine conclude la sua fatica con un prezioso 9° posto.
Mathias VACEK. 6,5. Il giovane ceco della Lidl – Trek sin da subito si butta dentro il primo accenno di fuga. Dopo tanta lotta trovano il largo Mathias con Jhonatan Narvaez (Ineos Grenadiers), Kasper Asgreen (T-Rex Quick-Step), Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck), Stefan Küng (Groupama-FDJ), Mauro Schmid, Callum Scotson e Filippo Zana (Jayco-AlUla) e Pablo Castrillo (Equipo Kern Pharma). È loro il primo segno di cronaca della tappa.