Primoz Roglic si mostra nella sua miglior versione salendo verso Cazorla, vince l'ottava tappa della Vuelta a España 2024 e comincia la sua rimonta verso la maglia rossa. Nell'irregolare ma micidiale salita finale, lo sloveno ha attaccato a più riprese e alla fine ha battuto in una volata a due un solidissimo Enric Mas (Movistar). A 14" è arrivato Mikel Landa (T-Rex Soudal-QuickStep) e a 17" un ottimo Antonio Tiberi (Bahrain Victorious), mentre Ben O'Connor (Decathlon AG2R) paga un fuorigiri dopo aver provato a seguire il primo attacco di Roglic e chiude a 46", mantenendo comunque la maglia rossa. Ottima prestazione anche per Luca Vergallito (Alpecin-Deceuninck), che centra la fuga di giornata, stringe i denti salendo verso Cazorla e chiude 12°.
LA CORSA - La tappa fa gola ai fuggitivi così l’avvio di gara è incandescente, con la prima ora di corsa che è volata via a 51 km/h senza che nessuno riuscisse a prendere il largo. Dopo quasi 70 km di bagarre riescono a prendere il largo Sam Oomen (Lidl-Trek), Luca Vergallito (Alpecin-Deceuninck), Oier Lazkano (Movistar), Mathis Le Berre (Arkéa-B&B Hotels), Ion Izagirre (Cofidis), Mauro Schmid (Jayco AlUla), Gijs Leemreize (DSM-Firmenich-PostNL) e Harold Tejada (Astana Qazastan), che sono riusciti a guadagnare fino a 5 minuti sul gruppo.
Le possibilità di arrivare fino in fondo, però, vanno via via scemando quando la Israel-PremierTech prende in mano le redini del gruppo e comincia a mangiare secondi su secondi ai fuggitivi, rimasti orfani di Leemreize, staccatosi sul Puerto Mirador de las Palomas.
Prima dell’inizio della salita finale davanti sono rimasti Tejada, Lazkano e un generoso Vergallito, che hanno fatto di tutto per resistere al rientro del gruppo. Sulle micidiali rampe conclusive Tejada e Vergallito hanno provato il tutto per tutto, ma purtroppo per loro dietro Roglic era in modalità offensiva, con 3 attacchi che hanno disintegrato il gruppo e fatto affondare João Almeida (UAE Team Emirates), che arriverà al traguardo con 5 minuti di distacco.
Dopo aver risposto al primo affondo dello sloveno, la maglia rossa O'Connor è andata in crisi nell'ultimo chilometro, cedendo più di quanto avrebbe sperato. Al terzo attacco di Roglic solo Enric Mas è riuscito a resistere e i due, dopo aver riassorbito Tejada e Vergallito, hanno tirato dritto fino all'arrivo, giocandosi tutto in uno sprint a due, dove Roglic non ha lasciato scampo al maiorchino. Dietro Landa e Tiberi hanno limitato bene i danni, mentre devono leccarsi le ferite la Israel, che ha piazzato George Bennett solo al 16° posto dopo aver lavorato tutto il giorno, e Sepp Kuss (Visma|Lease a Bike), rimasto coinvolto in una caduta insieme a Aleksandr Vlasov a inizio salita e costretto a cedere 1'07".
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ORDINE D'ARRIVO
1. Primoz Roglic (Red Bull-Bora-hansgrohe) in 3h38'34"
2. Enric Mas (Movistar) s.t.
3. Mikel Landa (T-Rex Soudal-QuickStep) +14"
4. Antonio Tiberi (Bahrain Victorious) +17"
5. Mattias Skjelmose (Lidl Trek) +21"
6. Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers) s.t.
7. Harold Tejada (Astana Qazaqstan) +24"
8. Eddie Dunbar (Jayco AlUla) +26"
9. Lennert Van Eetvelt (Lotto Dstny) +29"
10. Jack Haig (Bahrain Victorious) s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1. Ben O'Connor (Decathlon AG2R) in 31h23'27"
2. Primoz Roglic (Red Bull-Bora-hansgrohe) +3'49"
3. Enric Mas (Movistar) +4'31"
4. Antonio Tiberi (Bahrain Victorious) +5'00"
5. Mikel Landa (T-Rex Soudal-QuickStep) +5'13"
6. Lennert Van Eetvelt (Lotto Dstny) +5'15"
7. Cristian Rodriguez (Arkéa-B&B Hotels) +5'19"
8. Mattias Skjelmose (Lidl Trek) +5'24"
9. Florian Lipowitz (Red Bull-Bora-hansgrohe) +5'25"
10. Felix Gall (Decathlon AG2R) +5'26"