Saranno in 108 a contendersi il titolo dell’Arctic Race of Norway 2024, corsa che nella sua decima storica edizione andata in scena nel 2023 ha visto Stephen Williams imporsi per 1” su Christian Scaroni e per 9” su Clement Champoussin. Quest’anno il gallese, impegnato in quel di Tokyo nella prova olimpica su strada, non difenderà la maglia “sole di mezzanotte” conquistata lo scorso agosto ma, rimanendo in casa Israel Premier Tech, demanderà il compito a Joseph Blackmore, giovane britannico che, come dimostrano i successi conseguiti al Circuit des Ardennes, al Tour de Taiwan e al Tour du Rwanda, questa stagione ha già dimostrato di disimpegnarsi con successo nelle corse a tappe di una settimana. Per riuscire nell’intento di portarsi a casa un altro scalpo di rilievo costui sarà supportato nell’occasione niente meno che dal quattro volte vincitore del Tour de France Chris Froome il quale, all’esordio nella corsa norvegese, non è da escludere possa anche trovare spazio per mettersi in luce personalmente.
Al contrario di Williams, il secondo e terzo classificato del 2023 saranno entrambi presenti al via da Bodø per provare a migliorare il risultato di 365 giorni fa: Scaroni si cimenterà in questa missione spalleggiato da Battistella in salita e da Kanter e Selig in pianura, Champoussin invece cercherà di salire sul gradino più alto del podio contando sul supporto di Albanese e Biermans i quali certamente, quando la strada glielo consentirà, si lanceranno nella mischia per trovare gloria personale.
Rimanendo in Francia, se la TotalEnergies avrà in Burgaudeau e Latour i suoi nomi forti, la Cofidis punterà tutto invece su Ben Hermans, unico partente di quest’edizione a vantare già un’Arctic Race in bacheca (quella del 2021) assieme ad Andreas Leknessund. Il norvegese, autore di un’appassionante rimonta a Trondheim nel 2022 che gli è valsa l’affermazione in classifica generale, sarà uno dei tanti fari della Uno-X Mobility, formazione che si schiererà con una lineup molto competitiva vista la presenza in simultanea di Rasmus Tiller, Magnus Cort, Alexander Kristoff (corridore con più successi parziali nella storia della manifestazione) e Jonas Abrahamsen. Con tali nomi è chiaro che la rappresentativa scandinava vorrà fare del suo meglio nella corsa di casa, evento dove nelle ultime tre edizioni ha sempre mancato l’appuntamento con la vittoria di tappa, un obiettivo questo per il quale gli uomini in giallorosso dovranno lottare spalla a spalla con diversi altri temibili clienti.
La Jayco-Alula, una delle quattro formazioni World Tour presenti, metterà in campo l’ultimo vincitore dell’Okolo Slovenska Mauro Schmid, il talento di Anders Foldager e Davide De Pretto (1° in una tappa al Tour of Austria un mese fa), il Team dsm-firmenich PostNL potrà fare affidamento sul miglior giovane dell’Arctic Race 2023 Kevin Vermaerke e sullo spunto veloce di Tobias Lund Andresen (tre tappe all’ultimo Giro di Turchia), mentre la Lotto-Dstny avrà dalla sua il talento di Jenno Berckmoes (sua la frazione conclusiva e la classifica a punti della Settimana Coppi e Bartali quest’anno) e l’esperienza di Jacopo Guarnieri.
A proposito di ProTeam, sia la Tour de Tietema (col quartetto composto dal recuperato Cedrik Bakke Christophersen, Jelle Johannink e dai due prodotti del ciclocross Adam Toupalik e Lander Loockx) che la Q36.5 (con Gianluca Brambilla e Walter Calzoni) hanno tra le proprie fila elementi dotati di quell’aggressività in grado di portarle a lottare per qualcosa di sostanzioso e non solo ad animare le fughe di giornata. In queste, quasi sicuramente, vedremo lanciarsi i giovani portacolori di Equipo Kern Pharma e Bingoal WB (occhio a Sasha Weemaes e Louka Matthys, già capaci di sfiorare in più circostanze la vittoria negli scorsi mesi), i rappresentanti del Team Novo Nordisk (con il promettente Matyáš Kopecký e gli italiani Antonio Polga, Filippo Ridolfo, Alessandro Perracchione e Andrea Peron) e gli uomini delle uniche due squadre ad aver sempre partecipato alla corsa norvegese, Team Flanders Baloise e Team Coop-Repsol: il primo, esibendo lo stesso piglio del 2023, proverà con Vincent Van Hemelen a difendere la maglia “pavone” dei GPM da lui stesso conquistata lo scorso anno; il secondo, colpito il mese scorso dalla morte di André Drege, farà di tutto per onorare al meglio la memoria del ragazzo di Ålesund animando la corsa con Anton Stensby (a segno all’Oberösterreich Rundfahrt) e i promettenti Storm Ingebrigsten e Kalle Kvam.
Potrebbero infine ritrovarsi a lottare su più fronti Tudor Pro Cycling (in corsa con Simon Pellaud e Alexander Kamp) e la VF Group-Bardiani CSF-Faizanè che, da unico team nostrano al via (nonché primo dall’edizione 2017), con Domenico Pozzovivo, Alessio Martinelli, Davide Gabburo, Filippo Fiorelli, Samuele Zoccarato e Luca Colnaghi (questi ultimi, da campione e vicecampione italiano gravel in carica, potrebbero ben figurare nella tappa di Fauske con lo sterrato) disporrà di molteplici carte per rendere dolce la sua prima partecipazione di sempre all’Arctic Race of Norway.