Anche se il percorso della crono olimpica non è fatto su misura per Remco Evenepoel, il belga non ha dubbi ed è certo che la vittoria sarà la sua. «Ho già battuto tutti, perché non dovrei farlo anche questa volta»?
Il ventiquatrenne belga non ama troppo questo percorso, ma dopo averlo provato tre volte, pensa che sia alla sua portata e che non dovrà temere Ganna o Tarling.
«Ho dimostrato di poter battere chiunque e non sono preoccupato. La mia testa è al massimo dopo il terzo posto al Tour. Anche se sono ancora abbastanza stanco posso farcela. Ho dovuto lottare fino all'ultimo metro nel Tour e lunedì ho trascorso gran parte della giornata a letto e martedì ho provato a pedalare un po', ma non mi sentivo bene e non è stato molto diverso mercoledì e giovedì. Per fortuna ho ancora tempo fino a sabato pomeriggio per riprendermi».
Filippo Ganna già al Giro stava lavorando per la cronometro Olimpica e il britannico Joshua Tarling ha dedicato l’intero anno a questo evento, mente Evenepoel ha incentrato tutto sul suo primo Tour de France. «So per esperienza personale che è meglio concentrarsi bene solo sulla cronometro e nella lista dei favoriti vorrei aggiungere anche Stefan Küng. Ha fatto il Tour, ma si è ritirato prima delle Alpi e questo era chiaramente pianificato. Mentre io in quel momento dovevo ancora lottare per il terzo posto e Wout lavorava per la sua squadra. Questo fa sicuramente una grande differenza, ma allo stesso tempo non significa che tutti finiscano la gara davanti a me».
Il percorso è molto veloce e poco tecnico e il belga avrebbe preferito un tracciato diverso, più adatto alle sue caratteristiche.
«Il percorso non è molto tecnico e al contrario, ci sono molti rettilinei e curve veloci, ma può andarmi bene. Forse poteva essere un po’ più lungo, ma la mia arma è l’aerodinamica e qui tornerà utile. Poi questo percorso, anche se bellissimo non è del tutto privo di pericoli. Il fondo stradale è pessimo nei primi e negli ultimi cinque chilometri. Per un evento del genere pensavo che lo avrebbero asfaltato, ma non è così. Inoltre, non sempre si vedono delle irregolarità dovute alla vernice delle corsie preferenziali e delle strisce pedonali. Insomma non è un percorso senza rischi».