Un altro test è stato superato da Remco Evenepoel, che oggi ha difeso il terzo posto nella classifica generale attaccando perfino Jonas Vingegaard. Il belga ha superato nel migliore dei modi e senza andare fuori giri il Col de Vars, la Cime de la Bonette e Isola 2000, dove era posto il traguardo di giornata ed ha accettato anche la strategia di Vingegaard, che in corsa non ha mai collaborato. «E’ stata una loro strategia e io non posso farci niente». Questa è stata la riflessione secca che ha fatto il leader della Soudal-Quick step, che si è scambiato un saluto con Vingegaard dopo il traguardo.
«Il ritmo oggi è stato duro fin dall’inizio. Nella salita finale, ho provato a seguire Tadej, ma il suo ritmo era troppo forte – ha spiegato Evenepoel - Quindi ho corso per difendere il mio terzo posto sul podio e ho dato tutto, cercando di andare più veloce che potevo. Vedremo domani come andranno le cose e cosa potremo fare, ma quello che è certo è che ci sarà un’altra tappa dura».
Vingegaard oggi non ha attaccato e Pogacar, come promesso si è preso la quarta vittoria di questa Grande Boucle e si prepara a festeggiare domenica a Nizza.
«Ho notato che Jonas non era al meglio. Ai piedi della salita finale ha deciso subito di stare alla mia ruota e non a quella di Pogacar. Pensavo che fosse un segno e che non avrebbe provato a seguire Tadej. Alla fine è un suo diritto difendere il secondo posto, sentiva di non poter vincere il Tour. E non c’è nessuna vergogna nel tagliare il traguardo con chi il Tour lo ha già vinto due volte. Quando abbiamo tagliato il traguardo mi ha subito ringraziato per averlo portato con me, è stato bello, è un vero campione».