Carapaz oggi è il simbolo dell’intero ciclismo del Sud America e, anche se non andrà alle Olimpiadi di Parigi, in Francia, con la vittoria nella diciassettesima tappa con arrivo a Superdévoluy si è preso una delle soddisfazioni più belle della sua carriera. «Solo i corridori migliori vincono al Tour – ha detto l’ecuadoriano - Devi essere molto bravo per vincere, perché il livello è altissimo. Sono veramente felice e penso che tutti quelli che mi conoscono siano molto felici per me oggi».
Carapaz aveva già ottenuto vittorie di tappa al Giro e alla Vuelta e ora ha completato la trilogia prendendosi anche la vittoria alla Grande Boucle e il premio del più combattivo di giornata. «Sono anni che cerco di vincere una tappa del Tour e adesso la mia felicità è grandissima perché ci sono riuscito».
Anche la tappa con partenza da Saint-Paul Troys Chateaux e arrivo a Superdévoluy dopo 177,8 km è stata caratterizzata da molti attacchi, perché erano molte le squadre che volevano controllare la corsa per conquistare la vittoria.
Carapaz è stato abile nel gestire la corsa facendo la differenza sulla salita del Col du Noyer (7,5 km all'8,4%) e alla fine ha tagliato il traguardo da solo, con un vantaggio di 37” su Simon Yates e 57” su Enric Mas.
«È stata una tappa molto difficile, con molti attacchi e un gruppo numeroso. Sapevo che avrei potuto fare qualcosa venendo via da quel gruppo. Ho scelto il momento giusto, conoscevo bene la salita e sapevo che avrei potuto fare qualcosa di buono. E’ difficile spiegare la mia gioia ma questa è veramente una grande vittoria per me».