Il weekend sui Pirenei è finalmente arrivato e dopo la tappa con arrivo a Pau, dove la Visma-Lease a Bike ha dovuto faticare per recuperare Yates in fuga, Jonas Vingegaard è pronto per affrontare le salite vere. «Finalmente siamo arrivati su un terreno che mi si addice di più. Mi sento molto bene. La giornata di ieri alla fine è stata abbastanza buona per noi. Siamo arrivati con gli altri e non abbiamo perso, tempo quindi siamo soddisfatti. Con un po' di fortuna riusciremo a recuperare e poi vedremo».
La tappa di ieri sulla carta doveva essere semplice e riservata ai velocisti, ma Adam Yates, settimo in classifica generale, è riuscito ad entrare nella fuga di giornata e la Visma-Lease a Bike dopo aver perso un po’ di tempo, è stata costretta a lavorare duro per andare a recuperare il britannico.
«Certo che con Adam Yates davanti per noi non era la situazione ideale. Non volevamo lasciarlo rientrare in gioco nella classifica generale, quindi abbiamo preferito rientrare su di lui. Forse abbiamo aspettato un po’ troppo ma tutti possono sbagliare».
Il team olandese ha poi dovuto investire molte energie per posizionare bene Van Aert nel finale, ma le cose non sono andate nel verso giusto e il fiammingo è arrivato secondo alle spalle di Philipsen.
«E’ stata una giornata dura per tutti. Naturalmente speravamo che Wout potesse vincere la tappa, ma si è solo piazzato, ma è comunque bello finire secondo per due giorni consecutivi. In questo fine settimana, correremo su un terreno che si adatta di più a me e non vediamo l’ora di fare bene».
Oggi al Tour de France arrivano i Pirenei. Si comincerà con i 19 chilometri di salita sul Tourmalet con punte che arriveranno al 16%, sarà poi la volta del Hourquette D’Ancizan e poi la salita finale di 10, 6 chilometri verso il traguardo di Saint-Lary Soulan – Pla D’Adet.
Domenica la quindicesima frazione farà la vera selezione con 4795 metri di dislivello e 5 salite da affrontare. Da Loudenvielle il gruppo arriverà a Plateau de Beille, dopo aver superato il Col de Peyresourde, il Col de Mentè, il Col de Portet-d’Aspet, il Col d’Agnes e poi la salita finale di Plateau de Beille.