Una delle immagini più emozionanti di questo Tour de France probabilmente sarà la commozione di Vingegaard dopo la sua vittoria nell’undicesima tappa.
Il danese già vincitore delle due ultime edizioni, lo scorso aprile era caduto durante il Giro dei Paesi Baschi e in quei giorni non pensava quest’anno di poter essere al via della corsa gialla a causa delle lesioni riportate.
«Non lo avrei mai pensato fino a tre mesi fa – ha detto Vingegaard in lacrime dopo il traguardo – E’ veramente molto emozionante per me essere qui adesso e aver vinto questa tappa». Pogacar al via stamane aveva detto che avrebbe attaccato e lo ha fatto quando mancavano circa 30 chilometri alla fine. Sorpresi Vingegaard con Roglic ed Evenepoel, non sono riusciti a rispondere immediatamente all’attacco della maglia gialla e solo più avanti nell’ultima salita, il danese è riuscito a riprendere lo sloveno.
«Non pensavo veramente di riuscire nuovamente a fare queste cose: questo è quello che pensavo in un momento come oggi. Non avrei mai potuto correre in questo modo e vincere senza il sostegno della mia famiglia ed è a loro che dedico la vittoria. Sono così felice di essere qui adesso e significa molto per me, perché ho dimostrato di poter vincere ancora una tappa».
La vittoria di oggi si è giocata all’ultimo metro in uno sprint a due: alle spalle di Jonas e Tadej c’erano tutti gli altri, con Roglic ed Evenepoel che sono arrivati rispettivamente con un ritardo di 55” e 1'25”, anche se per la regola dei 3 km il belga e lo sloveno, scivolato in curva nel finale, hanno alla fine chiuso con lo stesso tempo.
«Quando Tadej ha attaccato, non ho potuto rispondere immediatamente: il suo è stato un attacco veramente feroce e in quel momento andava troppo forte per me, ma sono riuscito a combattere fino alla fine».
All’inizio di questo Tour de France nessuno sapeva quali fossero le reali condizioni di Vingeggard dopo l’incidente e in molti erano dubbiosi sulle effettive possibilità del danese di essere competitivo per la classifica generale. Nella prima settimana Vingegaard ha sempre risposto agli attacchi di Pogacar, ma oggi ha dimostrato anche di poterlo battere.
«Non pensavo che sarei riuscito a riprendere Tadej dopo il suo attacco, ma è successo e quella di oggi è stata anche una battaglia psicologica. Poi abbiamo pedalato insieme verso il traguardo e incredibilmente sono riuscito a batterlo nello sprint. Sono così felice, non avrei mai potuto immaginare una cosa del genere tre mesi fa. Non so se psicologicamente quello che è successo oggi abbia avuto un impatto mentale per Tadej. Oggi questo non mi interessa».