Jasper PHILIPSEN. 10 e lode. Dopo due secondi posti rompe il ghiaccio con una volata imperiale e senza discussioni. Il suo team prepara la volata a regola d’arte, con freddezza e lucidità. Il colpo lo dà il campione del mondo Mathieu Van der Poel, che lancia Jasper alla grandissima, a conferma che anche la condizione dell’iridato sta lievitando come una Madeleine.
Biniam GIRMAY. 9. Classe pura, assoluta, per un ragazzo che non è un velocista puro, ma dal talento in purezza. Sa muoversi, sa trovare la posizione e l’attimo. Perde, ma è lì, ancora una volta, a conferma che la “perla nera” è ormai una certezza, un atleta di valore assoluto, che si giocherà fino alla fine la maglia verde. Per la cronaca: l’eritreo è al comando con 267 punti, Philipsen è a 193.
Pascal ACKERMANN. 8. Il 30enne tedesco della Israel fa una buonissima volata, ma quei due hanno qualcosa più di lui, Philipsen molto di più.
Wout VAN AERT. 5,5. Abituati a un altro tipo di corridore, ci dobbiamo accontentare di un Wout in formato minore, almeno per ora, almeno all’apparenza. Non è devastante come nelle sue ultime apparizioni sulle strade di Francia, ma sembra ancora alla ricerca della condizione migliore che arriverà, non certo però per segnare questo Tour.
Fernando GAVIRIA. 5,5. Una volata al vento, troppo, che conferma la sua buona condizione, ma oggi non buona era la posizione.
Sam BENNETT. 5. Il 33enne irlandese come sempre entra nel vivo della volata, ma anche questa volta ne esce morto.
John DEGENKOLB. 6. Toh, chi si rivede! C’è anche il 35enne campione teutonico, che oggi porta in albergo un più che onorevole 7° posto.
Phil BAUHAUS. 5,5. Il 30enne del Bahrain Victorius fa la volata, ma non raggiunge velocità.
Dylan GROENEWEGEN. 5. Ha fatto di meglio e oggi il traguardo sembrava sorridergli, invece ci arriva con il muso.
Arnaud DE LIE. 4. Il giovanotto non c’è, rimedia solo batoste, oggi in pratica non arriva nemmeno a fare la volata. Non bene.
Mark CAVENDISH. 5,5. Non è chiaramente appagato, perché certi corridori non lo sono mai, ma oggi fatica a trovare le ruote giuste per provare a risalire la china e resta lì, chino sul manubrio.
Nils EEKHOFF. 17. Nel tratto di trasferimento il corridore del Team dsm-firmenich PostNL fora. L'olandese si trova quindi ad inseguire prima ancora di incominciare la corsa. Rientra facilmente in gruppo e con lui viene dato inizio alla corsa.
Kobe GOOSENS. 6. Il corridore della Intermarchè è tra i pochissimi che prova a fare qualcosa quest’oggi. Inizialmente lo fa con Van Gils, Madouas e Geniets, infine da solo. Niente di che, ma meglio di niente.
TAPPA. 4. In formato Giro d’Italia, di una noia infermale. Oggi non si fanno vedere né Mirco Maestri né tantomeno Julian Alaphilippe con pizza. Oggi al massimo omelette: due uova…
LA GAZZETTA DELLO SPORT 8. Visto che gli internauti sono sempre pronti ad attaccare e a criticare l’operato della “rosea”, rea di dedicare poco spazio al ciclismo, è giusto e sacrosanto sottolineare che in questi giorni la Gazza ci sta saziando come non mai. Diciotto pagine in cinque giorni, quattro anche oggi, con reportage e servizi accurati che titillano i palati di chi come noi si nutre abitualmente di ciclismo. In verità dobbiamo dire che anche Tuttosport e Corriere dello Sport non scherzano assolutamente, dedicando spazio alla più grande corsa ciclistica del mondo, ma la Gazza è chiaramente formato Tour.