TEAM DSM-FIRMECH POSTNL. 6,5. Partono con il botto di Romain Bardet: prima tappa e prima maglia gialla di questo Tour sul traguardo di Rimini. Poi altri tre piazzamenti nei dieci, uno con Van den Broeck (in parata col capitano nella frazione inaugurale) e due con Fabio Jakobsen che non è ancora quello che è stato e non sappiamo se mai potrà tornare ad esserlo. Nella classifica per squadre sono a metà (11°), Barguil è quello messo meglio (38° a 26’58”).
TEAM VISMA LEASE A BIKE. 7,5. Cinque piazzamenti nei dieci, Vingegaard 3° nella generale, Jorgenson 10°. Settimo posto nella speciale classifica a squadre. Per loro una corsa a rincorrere la condizione migliore, visto che a questo Tour non sono certo arrivati al top. È una questione di condizione, che potrebbe arrivare, come no.
UAE TEAM EMIRATES. 10. Maglia gialla e primo posto nella classifica per squadre. Una vittoria di tappa con Taddeo, sei piazzamenti nei dieci in nove tappe. Nella generale oltre a Taddeo al primo posto, Ayuso e Almeida al 5° e 6° posto, con Adam Yates lì nelle zone alte (12°). Pogacar è anche secondo nella speciale classifica degli scalatori, a 13 punti da Jonas Abrahamsen, mentre Ayuso è a 1’43” da Evenepoel in maglia bianca. Insomma, difficile fare di più.
LOTTO DSTNY. 5,5. Sono qui per vincere tappe, per farsi vedere, per provare a dare un senso a questo Tour che fino a questo momento ha riservato solo sei piazzamenti nei dieci, di cui quattro solo con De Lie, che oltre il 3° posto non è andato.
MOVISTAR. 6. Sette piazzamenti nei dieci in nove tappe, un 5° posto nella classifica a squadre, anche se per il momento gli uomini di classifica non stanno facendo classifica. Bene ma non benissimo, in attesa di terreni più congeniali.
LIDL TREK. 6,5. Arrivano al Tour senza l’uomo di classifica – Tao Geoghegan Hart ha dato forfait alla vigilia -, perdono anche il loro pezzo da novanta, Mads Pedersen, che nelle volate e nelle tappe miste sa sempre trovare la via del traguardo. Con una squadra depotenziata stanno cercando di ottenere in ogni caso grandi risultati. Cinque piazzamenti nei dieci e un Ciccone che fino a questo momento si è difeso egregiamente. Per lui e per la squadra è importante entrare nei dieci: al momento è 14° a 5’35” dalla maglia gialla. Si può solo migliorare.
SOUDAL QUICK-STEP. 9,5. Una vittoria di tappa, la prima della sua giovane carriera, con Remco Evenepoel nella crono. Cinque piazzamenti in totale, di cui quattro ottenuti con il bimbo belga. Secondo posto nella generale con Remco che è a una manciata di secondi (33”) da Taddeo e un Landa che nella generale è in ogni caso 8°. Da non dimenticare che Remco è anche in maglia bianca, quella di miglior giovane. La squadra diretta dal duo Tom Steels e Davide Bramati? Seconda, alle spalle della Uae Emirates. Insomma, un Tour fino a questo momento di assoluta sostanza.
BAHRAIN VICTORIOUS. 6. Cinque piazzamenti nei dieci, e una condotta di gara accorta e precisa in attesa di tempi migliori, con l’obiettivo di cercare di perdere meno tempo possibile. Buitrago e Bilbao sono lì, in 15a e 16a posizione, il team è 6°. La squadra c’è e la vedremo nell’ultima settimana.
EF EDUCATION-EASYPOST. 6. Avrebbero anche potuto raccogliere qualcosa di più, se solo Ben Healy avesse corso con maggiore acume tattico, ma lui è fatto così. Sei piazzamenti, un 8° posto nella generale a squadre, un 20° posto in classifica con il folletto irlandese, che può fare di tutto: nel bene e nel male.
ARKEA-B&B HOTEL. 6,5. Si sono fatti vedere, soprattutto con un ragazzo di assoluto interesse come Kévin Vauquelin, vincitore della seconda tappa, nella bolgia di Bologna. Ha solo 23 anni e un futuro chiaramente radioso davanti a se’.
UNO-X MOBILITY. 7. Decimo posto nella classifica a squadre, si fanno vedere e apprezzare soprattutto con il coriaceo Jonas Abrahamsen, 28anni, norvegese, maglia a pois degli scalatori. Ha 13 punti di vantaggio su Pogacar, ma la tenacia per provare a resistere non gli manca. Bene anche il vecchio Kristoff, che in un paio di occasioni si fa vedere in volata.
GROUPAMA-FDJ. 4. Due piazzamenti nei dieci e poco di più.
ASTANA QAZAQSTAN. 7. Ultimi nella classifica a squadre, spesso nelle retrovie per scortare il baronetto del Re Carlo III al traguardo, si portano a casa la vittoria numero 35 con Cannonball Mark Cavendish che supera nelle vittorie di tappa Eddy Merckx. Erano qui per questo e il loro Tour è già sistemato. Quello che verrà è tutto di guadagnato.
ALPECIN DECEUNICK. 5. Penultimo posto nella classifica generale, un Mathieu Van der Poel che pensa più a Parigi che a Nizza. E poi Jasper Philipsen che ha raccolto due secondi posti e pensa a come arrivare primo. Per ora bilancio risicato, chiaramente in rosso.
INTERMARCHÈ WANTY. 9. Sette piazzamenti nei dieci, due vittorie di tappa con la “perla nera” Biniam Girmay, che veste anche la maglia verde della classifica a punti. Il loro Tour è già vinto.
ISRAEL-PREMIER TECH. 7. Il canadese Derek Gee è lì, 9° nella classifica generale. Il team israeliano si muove bene e si fa apprezzare. Cinque piazzamenti nei dieci e tante occasioni nelle quali dimostrano di essere squadra.
JAYCO ALULA. 6,5. Simon Yates è chiaro che non sta benissimo e paga oltre modo la tappa dello sterrato dove in un sol colpo perde dieci posizioni nella generale (ora 27° a 15’57”). In ogni caso si portano a casa una bella tappa con Dylan Groenewegen.
DECATHLON AG2R LA MONDIALE. 5,5. Se al Giro erano stati estremante competitivi, qui per il momento ottengono un solo 9° posto con Sam Bennett. L’austriaco Felix Gall è 17° a poco più di 6 minuti, la squadra è 12° nella generale: insomma, sono lì per accendere i motori.
COFIDIS. 4. Diciottesimo posto nella generale a squadre, due piazzamenti nei dieci. Molto poco.
RED BULL – BORA HANDGROHE. 5. Saranno anche i tori rossi, ma al momento di rosso c’è il loro bilancio. Due piazzamenti nei dieci, un 4° posto nella classifica a squadre, un Roglic 4° nella generale che però per nove giorni fatica a tenere le ruote dei migliori. Cresceranno.
INEOS GRENADIERS. 6. Carlos Rodriguez è 7° nella generale e Bernal 13°. Terzo posto nella classifica a squadre e solo due piazzamenti nei dieci. Erano fino a qualche anno fa la prima forza, adesso non sono più nemmeno la seconda e la terza.
TOTALENERGIES. 7. Due piazzamenti nei dieci, entrambi con Antony Thurgis, che fa sua la tappa dello sterrato, e con questa sistema la prima parte di questo Tour.