Latifa Benharara in mostra a Firenze per la Grande Partenza del Tour de France.
La nota pittrice abruzzese ed affermata direttore di corsa al Museo del Ciclismo Gino Bartali con delle opere inedite dedicate al grande Campione. La mostra è stata inaugurata ieri mattina e l'ha vista protagonista insieme all’apprezzato pittore internazionale Miguel Soro.
Entusiasta Latifa commenta: «Sono felicissima ed onorata di poter unire le mie due passioni, quella per i colori e la pittura con quella del ciclismo in un evento che è più unico che raro, come la partenza della Grande Boucle dall'Italia!»
Sono tre le opere realizzate dall’artista per l'occasione ed esposte al Museo.
“Hands” l'immagine simbolo di Coppi e Bartali: le loro due mani unite nella borraccia. Un’opera che vuole evidenziare l’altruismo, la generosità oltre l'agonismo vivo nel ciclismo.La borraccia è bianca, il colore della purezza, dell'innocenza, della semplicità, della forza,della saggezza e del divino, esprime speranza per il futuro, fiducia nel prossimo e nel mondo.
Le due mani di Coppi e Bartali sono una rosea e l’altra gialla, non solo evocano colori del Tour de France e del Giro d’Italia ma stanno a simboleggiare l’amore gentile e delicato, la dolcezza, la gentilezza, l’empatia per il rosa, mentre l’ocra, in tonalità di giallo, la luce, la natura, l’energia, la vitalità e la creatività. I due guanti sono di rosso e verde, che insieme alla borraccia centrale formano il nostro tricolore. Il rosso, l’energia vitale, esprime vitalità, amore, passionalità, personalità e fiducia in sé stessi, mentre il verde è il simbolo del legame che si ha con la natura, è simbolo dell’armonia, della perseveranza e della compassione.Lo sfondo tende al nero, come un cielo notturno costellato in parte di giallo e altro in rosa.Il colore simbolo di mistero, paura ma anche di raffinatezza, libertà, prestigio e forza.
“Signature”, l’originale firma di Gino Bartali realizzata in mdf, affascinante, elegante ed unica. Le sue linee e le sue curve comunicano aspetti essenziali della personalità dell’uomo.Una dedica al giovane Gino e al dilettante prima di divenire il Campione, l’Intramontabile.
La scritta traforata gialla, su sfondo blu. Il giallo e il blu erano i colori della sua società. Il blu indica sensibilità, profondità ed equilibrio, chi ama il blu come Bartali pone molta importanza ai propri ideali, trovando nelle tradizioni un solido punto di riferimento per la propria esistenza. Mentre il giallo è simbolo per eccellenza dell’essere solare, ispira forza, stimola la volontà, l’energia, simboleggia la luce e la creatività, la voglia di agire, di trasformare in materia un pensiero. È concretezza, positività, vitalità pura.
“Messenger”, un telaio originale Bianchi anni ’50 dipinto con la fluid art insieme a dei papiri per ricordare le gesta eroiche compiute da Bartali durante la Seconda guerra mondiale, nascondendo nel telaio della sua bici documenti che hanno salvato oltre 800 vite.Un messaggero che non aveva paura di mettere a rischio la sua stessa vita per salvarne altre.
Una quarta sarà realizzata questa sera, venerdì 28 giugno, dal vivo presso il Fun Park del Tour. La live fluid painting inizierà alle ore 18:00 nella splendida Piazza Santa Croce. Sarà possibile apprezzare le opere di Latifa e quelle di Miguel Soro fino al 30 agosto, Museo del Ciclismo Gino Bartali, Via Chiantigiana, 177 (FI).