Marco Frigo ci credeva, in questa tappa, e ha provato in tutti i modi a far bene, attaccando e riattaccando, cercando di azzeccare la fuga buona e di reagire alle rincorse di un gruppo guidato ancora uan voltra da squadre che alla fine nulla hanno raccolto.
«Questa tappa l'ho provata interamente un mese fa - racconta con voce triste il veneto della Israel Premier Tech -, l'avevo segnata fin dall'inizio del Giro e ci tenevo tanto a fare bene. Forse dovrei guardare il bicchiere mezzo pieno ed essere contento di avere una buona gamba, ma in realtà sono amareggiato perché noi siamo qui per fare risultato ed è proprio il risultato che mi manca. Nelle prime due settimane ho cercato di risparmiare energie per farmi vedere in queste ultime tappe: ci credevo, ma ormai non restano molte occasioni. Di sicuro cercherò di provarci ancora sia venerdì che sabato, di sicuro...».