Dopo tanta montagna, tornano protagoniste le ruote veloci. La diciottesima tappa del Giro numero 107 porterà da Fiera di Primiero a Padova per 178 km. La frazione odierna propone una sola asperità all’inizio (GPM a Lamon) seguita da circa 150 km pianeggianti costantemente a scendere.
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Si percorrono strade prevalentemente rettilinee con carreggiata di larghezza variabile, intervallate dai centri abitati dove sono presenti i consueti ostacoli al traffico. L’ultima ampia curva immette nello splendido scenario di Prato della Valle dove il rettilineo d’arrivo misura 450 metri.
L'ITALIA DEL GIRO
Il matrimonio tra i corridori e le grandi montagna oggi si prende una pausa. La partenza da Fiera di Primiero, però, regala ancora grandi visuali sulle Dolomiti e in particolare sulle Pale di San Martino il più esteso gruppo delle Dolomiti, con circa 240 km2 di estensione. L’occasione è propizia anche per scoprire gli angoli più belli – e neppure troppo nascosti - della Valle di Primiero di cui Fiera di Primiero è il centro amministrativo, economico e commerciale. Una visita al Palazzo delle Miniere e alla Chiesa arcipretale di Santa Maria Assunta, entrambi di epoca gotica e si parte.
A Feltre, città murata, sono le Dolomiti Bellunesi a chiudere l’orizzonte. Ma il suo fascino deriva in primo luogo dai palazzi cinquecenteschi del centro, con le loro facciate affrescate, bifore e poggioli di foggia rinascimentale. Sosta d’atmosfera a Piazza Maggiore, fulcro della vita cittadina, mentre per una visita che lascia a bocca aperta si va alla Galleria d’Arte Moderna Carlo Rizzarda, con una grandiosa collezione di oggetti in ferro battuto.
Le infinite distese di vigneti che precedono, e circondano, Valdobbiadene ricordano che ci si trova in una delle più vaste aree delle produzione vinicola italiana. Qualità e bellezza, al punto che nel 2019 il sito “Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene” è stato iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale come paesaggio culturale. Proseguendo verso sud si attraversano anche i territori del distretto produttivo della calzatura nella cui area hanno sede divere tra le principali aziende del settore -anche sportivo - del Paese.
Treviso mostra tutto il suo fascino nella grandiosa Piazza dei Signori sulla quale si affacciano i tre edifici più importanti della città: il Palazzo dei Trecento, la Torre Civica e il quattrocentesco Palazzo del Podestà. Da qui una breve passeggiata sotto i portici di via Callemaggiore conduce al Duomo romanico. Prima di lasciare la città sono da vedere anche l’isola della Pescheria situata al centro del canale Cagnan e il suggestivo Canale dei Buranelli.
La Riviera del Brenta, con le sue sontuose dimore storiche circondate spesso da altrettanto notevoli giardini, precede di poco il traguardo di Padova che calamita con i suoi tesori famosi in tutto il mondo: la Cappella degli Scrovegni, con i 38 riquadri affrescati da Giotto, gli innumerevoli capolavori custoditi nella basilica di Sant’Antonio, il Battistero del Duomo con gli affreschi trecenteschi di Giusto de’ Menabuo, la cinquecentesca basilica di Santa Giustina con i magnifici cori lignei e il Martirio di Santa Giustina di Paolo Veronese, il più antico orto botanico universitario al mondo, l’area monumentale di Prato della Valle. Molti di questi tesori in occasione dell’arrivo del Giro si illumineranno di rosa per mezzo di bagni di luce a led, immergendo la città nella magica atmosfera della corsa. Da non perdere, inoltre, la Mostra sulla storia del ciclismo e della bicicletta al San Gaetano , allestita lungo tutto il grande ballatoio che sovrasta l’agorà del Centro Culturale con numerosi pezzi rari appartenuti a campionissimi del recente passato, edizioni speciali e biciclette costruite con tecniche e design unici.