Inizierà domani con la cronosquadre di Valencia il viaggio in otto tappe della Vuelta Femenina. La caccia alla maglia rossa griffata Santini che lo scorso anno fu di Annemiek van Vleuten partirà dalla pedana adiacente il Museo delle Scienze: da lì le formazioni partecipanti si lanceranno, a tre minuti di distanza l’una dall’altra, per percorrere sedici chilometri in programma al termine dei quali sapremo chi sarà la prima leader della corsa spagnola.
Lunedì il gruppo pedalerà da Buñol, nella provincia di Valencia, a Moncófar, nella provincia di Castellón. I chilometri da percorrere saranno 118 e a caratterizzare la prima parte della seconda tappa saranno continui saliscendi fino a Náquera, dove inizierà la salita verso Puerto de l’Oronet (3° categoria). Dopo lo scollinamento una dozzina di chilometri tra discesa e pianura porteranno i corritori al Traguardo Volante di Alfara de la Baronia; gli ultimi 27 chilometri di gara saranno percorsi a velocità sostenuta fino ad arrivare al traguardo dove dovrebbero essere le velociste a giocarsi la vittoria.
La terza tappa della corsa scatterà da Lucena e terminerà a Teruel. L’unico GPM di giornata classificato è Alto Fuente De Rubielos alla cui sommità le cicliste arriveranno 69 chilometri dopo il via e avendone affrontati 6 in salita; il Traguardo Volante sarà disputato a Mora de Rubielos quando mancheranno 43 chilometri alla conclusione di una tappa, non facile da interpretare, che ne propone 130 in totale.
Mercoledì Primo maggio la Molina de Aragón / Zaragoza è tappa sulla carta dedicata alle velociste: 142 chilometri senza nessun traguardo per scalatrici, uno sprint intermedio a 12 chilometri dalla linea di meta e un profilo altimetrico che nei chilometri finali invoglia a tenere ritmi sostenuti.
Situazione diametralmente opposta nella frazione successiva, la quinta, in cui vedremo certamente battagliare le scalatrici. Gli organizzatori hanno previsto la partenza dai 506 metri s.l.m. di Huesca ma l’arrivo ai 1103 metri s.l.m. di Jaca alla conclusione di una salita a tornanti di circa tre chilometri, nel mezzo anche la scalata ai 1202 metri s.l.m. di Alto del Monasterio de San Juan de la Pera.
La carovana continuerà a salire anche venerdì 3 maggio. La partenza è prevista a Tarazona ma a promettere spettacolo, e forse a mettere anche un po’ di timore, sono la salita e l’arrivo a La Laguna Negra. L’unica ascesa categorizzata della sesta tappa inizierà a 6 chilometri dal traguardo e presenterà una pendenza massima del 14%.
Il penultimo giorno le atlete pedaleranno per 138 chilometri da San Esteban de Gormaz a Sigüenza. Certamente più semplice di quelle dei giorni precedenti, la settima frazione della corsa spagnola è però caratterizzata da un arrivo in leggere ascesa.
L’ultima tappa sarà tutto tranne che una passerella. Partenza da Madrid, 90 chilometri con un Traguardo Volante ma soprattutto due impegnativi GPM di prima categoria: Puerto della Morcuera, con lo scollinamento a 33 chilometri dalla conclusione e l’ultima, decisiva scalata a Valdesquí dove sarà posta la linea di meta. In quel momento sapremo chi sarà la regina della Vuelta Femenina 2024.
FAVORITE. Diverse le pretendenti alla corona di Spagna. Demi Vollering, seconda lo scorso anno alle spalle di van Vleuten, cercherà alla Vuelta la sua prima vittoria stagionale dopo aver inanellato quattro podi negli otto giorni di gara disputati finora, per provare a raggiungere l’obiettivo la capitana della SD Worx sarà supportata dalla campionessa europea Mischa Bredewold ma anche da Elena Cecchini e Barbara Guarischi.
Sul podio ai laghi di Covadonga lo scorso anno c’era anche Gaia Realini: la giovane pescarese, che in Spagna in questa stagione ha concluso al secondo posto la Vuelta Extremadura e al quinto la Setmana Valenciana, guiderà la Lidl Trek assieme a Elisa Longo Borghini.
In casa Visma Lease a Bike il “tandem d’attacco” è composto da Marianne Vos - che ritroveremo in gara dopo la vittoria alla Amstel Gold Race e il settimo posto alla Liegi – e Riejanne Markus, rimasta ai piedi del podio nella Vuelta 2023.
Dopo aver vinto la sfida con Demi Vollering nella Freccia Vallone 2024, Katarzyna Niewiadoma duellerà nuovamente con l’olandese? Sarà solo il passare dei giorni a dircelo, quel che è certo è che la Canyon//SRAM Racing potrà contare anche su Ricarda Bauernfeind, quinta in classifica generale nella scorsa stagione e reduce dalla top10 della Liegi/Bastogne/Liegi.
L’anno passato alle spalle della tedesca si classificò Évita Muzic che ritroveremo quest’anno alla guida di una FDJ Suez con un “tridente” italiano composto da Marta Cavalli, Alessia Vigilia e Vittoria Guazzini.
Eleonora Ciabocco sarà al fianco di Juliette Labous (settima lo scorso anno) che la dsm-firmenich PostNL dovrebbe aver scelto come donna di classifica; per gli sprint il team dei Paesi Bassi si affiderà invece alla coppia Kool – Barbieri.
Gli arrivi in volata potrebbero vedere protagoniste altre italiane come Silvia Zanardi, in maglia Human Powered Health, e Valentina Basilico, che in questo 2024 ha già regalato un poker di vittorie alla Eneicat – CMTeam.
Scritto ieri del poker di italiane schierate dalla Laboral Kutxa evidenziamo con piacere la presenza delle giovanissime Casagranda, Oro e Pozzobon nella formazione della Bepink – Bongioanni diretta da Walter Zini e chiudiamo la carrellata di possibili protagoniste di questa edizione della Vuelta España Femenina con la campionessa nazionale di Spagna Mavi García sarà la capitana della Liv AlUla Jayco.
IL PERCORSO (nella Gallery le altimetrie)
Etapa 1 - 28/04 - Valencia - Valencia 16 km (cronosquadre)
Etapa 2 - 29/04 - Buñol/Bunyol - Moncofa 118.3 km
Etapa 3 - 30/04 - Lucena/Llucena - Teruel 130.2 km
Etapa 4 - 01/05 Molina de Aragón - Zaragoza 142.3 km
Etapa 5 - 02/05 - Huesca - Jaca 113.9 km
Etapa 6 - 03/05 - Tarazona - La Laguna Negra. Vinuesa 132.1 km
Etapa 7 - 04/05 - San Esteban de Gormaz - Sigüenza 138.6 km
Etapa 8 - 05/05 - Distrito Telefónica - Valdesquí. Comunidad de Madrid 89.5 km