Mathieu VAN DER POEL. 10 e lode. Tu dici: non ha battuto nessuno. Sì, come no. Mai come oggi tutti hanno pensato di fare la stessa cosa: farlo perdere. Provarci almeno. Lui ha lasciato fare, senza perdere la calma, senza perdere la testa, senza farsi prendere dalla frenesia dell’impresa, tanto poi quando ha voluto l’impresa l’ha fatta eccome. Non c’è stata partita, ma ci si è divertiti, eccome. Il primo assaggio di sostanza sul Vecchio Kwaremont ai – 55, il secondo letale ed esiziale a -44. Strapotere al potere, per un corridore che è di un’altra dimensione, soprattutto in queste classiche. Per la contabilità e la storia, vince il suo terzo Fiandre al pari di Buysse, Leman, Museeuw e Boonen, l’azzurro Magni e l’elvetico Cancellara. In maglia iridata come il francese Bobet nel 1955, i belgi Van Looy nel 1962, Merckx nel 1975, Boonen nel 2006 e allo slovacco Sagan nel 2016. Sempre per chi ama i numeri: in 16 grandi classiche monumento: cinque vittorie, quattro secondi e solo una volta fuori dai dieci. In questa stagione solo quattro gare e dico quattro: due vittorie: E3 Saxo Clasic e oggi. Secondo alla Gand e 10° alla Sanremo. Dimenticavo, un anno fa vinse Pogacar alla media record di 44,083 km/h. Oggi Mathieu Van der Poel ha fatto registrare la nuova media record della corsa: 44,481. Da far girare la testa.
Luca MOZZATO. 10. Il 26enne veneto della Arkea conferma le sue attitudini per le classiche del nord e oggi gli arriva la conferma che vale una carriera, un podio d’onore in una delle classiche più belle del mondo. Luca si porta a casa una foto da farne una gigantografia: d’altra parte oggi anche lui è stato gigantesco.
Nils POLITT. 8. Il 30enne gigante tedesco della Uae Emirates porta a casa il massimo dei punti con i suoi compagni di squadra (Bjerg e Morgado) che si piazzano uno in fila all’altro.
Magnus SHEFFIELD. 7. Corsa di sacrificio e resilienza, come per tutti i partecipanti oggi sulle strade della Ronde. Corsa tosta e selettiva, senza esclusione di colpi. Il ragazzo 21enne americano ne batte più di uno.
Oliver NAESEN. 7. Il 33enne belga fa corsa di resistenza e resiste fino alla fine.
Dylan TEUNS. 7. Il 32enne corridore della Israel Premier Tech sta nel vivo della corsa fin dal mattino. Tanta la fatica, ma alla fine una più che buona top ten.
Alberto BETTIOL. 9. Arriva nono, ma mai risultato è più bugiardo. Corsa di assoluto livello, degno di un corridore che ha nel proprio palmares un Fiandre. Arriva sfinito e viene ripreso e superato proprio sulla linea del traguardo. Una vera beffa, ma a questo punto può pensare di disputare una prima grande Roubaix: che riesca a riprendersi qualcosa con gli interessi?
Michael MATTHEWS. 11. Conclude la sua fatica al terzo posto, ma viene declassato all'11° per cambio evidente di linea nella volata finale. Dopo tanta fatica, l'amaro di una sanzione che sa di condanna ai lavori forzati.
Yves LAMPAERT. 4. È il simbolo di una disfatta targata Soudal Quick-Step. La squadra che per anni è stata punto di riferimento per le classiche del Nord sembra improvvisamente evaporata.
Mads PEDERSEN. 5. Era chiaramente pieno di botte e si sapeva che non potesse essere al top della condizione, ma mette ugualmente in scena una corsa d’attacco che lascia semplicemente perplessi. Invece che una corsa conservativa, decide di attaccare da lontano sua maestà MVDP, che va a nozze, mentre il danese cola a picco.
Matteo JORGERSON. 4. Era la punta dei calabroni e il 24enne americano prova a tenere alto il buon nome del team olandese, che è chiaramente un po’ sfortunato e un po’ non all’altezza della situazione. Vivono una giornata di grande sofferenza e nella sofferenza la finiscono anche.
Luke DURBRIDGE. 6. Il 32enne australiano della Jayco AlUla è tra i cinque promotori della fuga di giornata con Aniolkowski, Van Lerberghe, Touzé e Vermoote che dopo 5 km erano già all’attacco. Poi si forma il gruppetto di testa composto da otto atleti: Bert Van Lerberghe (Soudal QuickStep), David Dekker (Arkea B&B), Stanislaw Aniolkowksi (Cofidis), Lionel Taminiaux (Lotto Dstny), Damien Touzé (Ag2r Decathlon), Jelle Vermoote (Bingoal), Elmar Reinders e Luke Durbridge (Jayco AlUla). L’azione dura 170 chilometri, poi comincia il Fiandre.