Lo abbiamo visto così emozionato solo sul podio olimpico di Londra2012 e il giorno in cui sono nati i suoi figli, Emiliano e Gregorio, che restano i suoi primi fans. Marco Aurelio Fontana ha realizzato un suo grande sogno: conquistare Dakar. Non in sella alla mtb che lo ha reso il campione di cross country italiano più conosciuto e amato, ma in sella alla moto da cross Honda, che insieme a Genuine Oil lo ha reso un vero e proprio pilota da competizione.
Ieri il Prorider che oltre ad essere molto attivo nel mondo bike ed ebike con Scott e i suoi altri partner da qualche anno sta facendo sul serio anche nel motocross e nell'enduro, ha tagliato il traguardo della Africa Eco Race sesto assoluto e terzo di Classe 450. La gara di rally che ripercorre la vera ed originale Parigi-Dakar, vinta da Jacopo Cerutti (Aprilia Tuareg), ha messo alla prova il 39enne brianzolo che da anni ormai fa base a Castell'Arquato (PC) con la moglie Elisabetta Borgia, apprezzata psicologa sportiva. I tanti chilometri in programma ogni tappa, i lunghi trasferimenti, il gran caldo del deserto, le notti in tenda e qualche guaio fisico hanno reso il sogno di Fonzie ben più faticoso di quanto avesse immaginato ma decisamente reale.
La partecipazione di Marco Aurelio Fontana all'Africa Eco Race con una CFR450 Rally preparata da RS Moto Factory era considerata da tutti come una sfida con sé stesso, ma con il carattere dell'agonista che lo contraddistingue fin da bambino ha dimostrato di essere competitivo e di poter rivaleggiare con gli specialisti di questa disciplina. Nella nona tappa ha raggiunto il suo miglior risultato, chiudendo al 4° posto assoluto (1° della categoria 450cc) nella speciale regina e acciuffando il 6° posto della classifica generale.
Sui suoi canali social Marco ha raccontato con la consueta empatia e le bellissime foto di Simone Armanni la sua avventura, ironizzando sul risultato finale, quel terzo gradino del podio a cui tra Campionati del mondo e Giochi Olimpici in carriera sembrava abbonato. "Bronzana is back", questa volta non con il reggisella rotto ma in sella a una moto rossa che ha dato forza al suo sogno.