Anche nel ciclismo le "bandiere", ovvero quei corridori che passano tutta la carriera in una squadra, sono ormai rare, ma tra queste c'è sicuramente Robert Gesink. Il 37enne olandese comincerà quest'anno la sua 18ª stagione con la Visma-Lease a Bike, che dal 2007, anno in cui è passato professionista, ha visto mutare da Rabobank a Jumbo-Visma, passando per Blanco, Belkin e LottoNL. Il 2024 sarà per lui anche l'ultimo anno da professionista, come annunciato a WielerFlits.
Passato professionista con la stigmate del fuoriclasse, Gesink ha avuto una prima parte di carriera piuttosto proficua, con vittorie a GP di Quebec e Montreal, due Giri dell'Emilia, il Tour of Oman e il Giro di California, oltre a svariati piazzamenti nei Grandi Giri, con il 4° posto al Tour de France 2010 come picco più alto. Presto, però, ha preferito cambiare il suo focus, lasciando pressioni e gloria ai compagni, e costruendosi una seconda parte di carriera da preziosissimo gregario di una Jumbo anno dopo anno sempre più forte. Non è un caso che, delle sue 13 vittorie da professionista, ben 12 siano arrivate prima del 2013, con il successo sull'Aubisque alla Vuelta 2016 come unico altro exploit personale.
La sua ultima danza, però, sarà tutt'altro che una passerella, visto che la stagione si prospetta piuttosto intensa. Comincerà dal Tour Down Under, per poi correre Vuelta a Murcia, Clasica Jaén, Tirreno-Adriatico, Volta a Catalunya, Giro di Romandia e quindi il Giro d'Italia, per spalleggiare Wout Van Aert e Cian Uijtdebroecks. Dopodiché ci sarà ancora spazio per Vuelta a Burgos e Vuelta a España, dove aiuterà il suo amico Sepp Kuss a difenderà la maglia rossa conquistata l'anno scorso.