Roberto Damiani, direttore sportivo della Cofidis, ci aiuta a leggere una tappa che è stata caotica: «Una tappa classica, intermedia e dura di un grande Giro. La partenza è stata molto impegnativa, i corridori se le sono date davvero perché in tanti volevano entrare nell'azione decisiva. Noi siamo riusciti a mettere un corridore in fuga, Jonathan Lastra, poi è cominciata la bagarre a 90 km dal traguardo e i corridori più forti sono andati via. Noi dobbiamo essere realisti del nostro valori, il nostro obiettivo di giornata è stato raggiunto e quindi bene così».
Come avevate disegnato la giornata? «Avevamo dato l’incarico a 4 su 6 dei nostri ragazzi di provare, Champion che ha fatto tantti chilometri all'attacco ieri e Consonni erano i soli due esclusi dall'impegno. Ci hanno provato ed è stato bravo Lastra a prendere il treno giusto».
Una parola su Cimolai. «Il ritiro di Cimolai condiziona parecchio le volate di Consonni, tutti conosciamo l’esperienza di Davide, ma vi confesso che abbiamo perso parecchio anche in termini di spogliatoio. Cmunque, lo sappiamo, la salute vene prima di ogni altra cosa».