Alla presentazione del Giro d’Italia abbiamo incontrato Dario Cataldo: il corridore della Trek Segafredo indossa ancora il busto eed è alle prese con la lunga convalescenza dopo la caduta che ha sofferto alla Volta a Catalunya.
«Questa partenza era una cosa che desideravamo tantissimo tanto io che Giulio Ciccone e non è certo piacevole restare a guardare. Ma d'altra parte posso dire di essere stato fortunato nel poter essere qui a tifare per i miei compagni. Personalmente aspettavo una partenza così da anni, è molto importante per tutto l’Abruzzo».
E ancora: «Qualcuno comincia già a capire quale potrà essere il ritorno di immagine per questa terra, sento grande entusiasmo: in questi giorni ho incontrato e sto incontrando ragazzi delle scuole medie per cercare di trasmettere loro i valori dello sport e del ciclismo. Voglio trasmettere quanto il ciclismo possa essere utile per affrontare poi la vita. C'è un'attenzione crescente per il ciclismo e sarà un'occasione molto importante per una terra speciale come la nostra».