Mads PEDERSEN. 10 e lode. E tre! Per il danese della Trek-Segafredo, iridato ad Harrogate 2019, si tratta del terzo successo in questa edizione: nove stagionali, 27 in carriera, sono 17 nel 2022 per la squadra diretta da Luca Guercilena. Vittoria voluta, cercata e costruita con grande acume tattico grazie anche ad una condizione di forma di assoluto livello, che ha proiettato l’ex campione del mondo in una nuova dimensione: quella dei corridori cacciatori di tappe, che ha tutto per diventare un assoluto cacciatore di classiche.
Fred WRIGHT. 8. Per il britannico del Team Bahrain è un piazzamento d’onore, che gli dà onore e fa curriculum. Contro un Pedersen di siffatta natura, c’è poco da dire e soprattutto da fare.
Gianni VEERMERSCH. 7. Il 29enne belga dell’Alpecin Deceuninck si butta nella mischia e ne esce non male, ma nemmeno benissimo.
Jonathan Klever CAICEDO. 8. Il 29enne corridore ecuadoriano della EF Education-EasyPost, anima la fuga di giornata con il 24enne statunitense Brandon McNulty (UAE Team Emirates) e allo spagnolo classe '93 Ander Okamika (Burgos-BH). Giornata all’attacco, in una giornata per velocisti. Diciamo che incuranti del pericolo, vanno incontro ad una sorte segnata, ma molto sognano di segnarla in altro modo e il sogno, alla fine, resta tale. A 49 km dal traguardo, il gruppo torna compatto.
Lawson CRADDOCK. 7. Il corridore americano della BikeExchange – Jayco resta in una via di mezzo, tra il gruppo e i fuggitivi, incurante del fatto di non riuscire ad andare avanti o indietro. Alla fine decide di lasciarsi andare: indietro.
Regina ELISABETTA. II. Il gruppo la ricorda, la onora, con un minuto di raccoglimento