L’ha voluta, l’ha cercata e l’ha ottenuta. A furia di piazzamenti e prestazioni convincenti, Luca Mozzato si è guadagnato la convocazione per il Tour de France 2022 con la maglia della B&B Hotels-KTM. Classe 1998, il corridore di Arzignano venerdì esordirà in un Grande Giro dopo che, nei suoi primi due anni e mezzo da professionista, ha scalato pian piano le gerarchie interne del team.
«Un battesimo di fuoco, cominciare la mia storia con i Grandi Giri dal Tour de France è una bella emozione - racconta Mozzato a tuttobiciweb, qualche minuto prima di imbarcarsi per Copenaghen dall'aeroporto di Venezia, insieme ai colleghi veneti Samuele Battistella, Alberto Dainese e Andrea Pasqualon -. Non nascondo che c'è anche un po' di tensione, alla fine sto per partecipare alla corsa più importante del mondo».
Strappare un posto all’interno di una squadra francese al Tour, si sa, è cosa tutt’altro che banale: «Certo, è normale che una formazione francese possa prediligere gli atleti francesi, cosa che d'altronde fanno anche le italiane al Giro – prosegue Luca -. Ma ho lavorato bene, dopo un periodo di altura, a maggio, sono andato forte e ho fatto 5° a Morbihan e poi 2° al Tro-Bro Léon e alla Marcel Kint Classic. Lì ho capito che le mie quotazioni per andare al Tour erano decisamente salite».
Per un corridore all’esordio di un Grande Giro ci sono sempre tante incognite e domande: «Bisogna dimostrare di essere all'altezza. Prima di tutto voglio arrivare a Parigi, voglio portare a casa la pelle e restare fuori dai guai, soprattutto nella prima settimana. Solitamente riesco a tenermi fuori da cadute e quant'altro, però un paio di settimane fa sono tornato a saggiare l'asfalto dopo un po' di tempo e non è mai una sensazione piacevole, anche se per fortuna non ho avuto gravi conseguenze. Spero comunque di aver già dato per un po'».
La B&B Hotels-KTM partirà con una formazione d’assalto, pronta ad animare anche le frazioni sulla carta più monotone con l’obiettivo di portare a casa una vittoria parziale. «Non abbiamo corridori d'alta classifica, quindi a partire dalla seconda settimana cercheremo di sfruttare ogni tentativo di fuga - spiega Mozzato, che è ancora in cerca della prima vittoria da professionista nonostante una miriade di podi e piazzamenti -. Per quanto mi riguarda, però, la prima settimana presenta qualche buona possibilità di emergere tra vento e pavè, condizioni che mi piacciono. La forma è buona, molto dipenderà anche da come staranno gli avversari. In questi primi due anni e mezzo da pro sento di essere cresciuto sempre di più, anche se mi ritengo ancora piuttosto lontano dai big del ciclismo mondiale. Appena il livello scende leggermente, però, sono lì e questo è importante. Non vedo l'ora di testarmi al Tour».