Se, tanti, ma proprio tanti, hanno voluto complimentarsi per la perfetta riuscita del G.P. Boncellino del 30 aprile, beh, qualcosa di particolare sarà pure accaduto.
Sarà perché, molti, hanno toccato con mano perché, pochi, sono disposti ad organizzare gare a cronometro, immensamente complicate per avere titoli sui giornali al massimo come quelli di una normale gara su strada; sarà perché Boncellino è tanto piccolo da mettere in imbarazzo anche Google nel momento di cercarlo in provincia di Ravenna, sarà che per sospendere la circolazione stradale per sei ore senza far arrabbiare i residenti bisogna essersi attivati per tempo con cartelli stradelli e avvisi in tutte le cassette della posta; sarà perché trovare sul posto anche un buon pasto a suon di cappelletti e tagliatelle rende il clima davvero insolito ed accogliente; sarà perché esperti direttori di corsa si sono divisi i compiti tra chi addetti alla sicurezza del percorso e chi alle gestione delle partenze; sarà perché fino all’ultimo un cero ingegnere ha curato in modo maniacale l’ordine delle partenze; sarà perché i tecnici hanno potuto informarsi e dare suggerimenti sul gruppo WhatsApp; sarà perché gli atleti sono stati protetti da 21 motociclisti del Team Scorta e sorvegliati da 30 volontari e due pattuglie di Polizia Locale lungo i 9 km del percorso; sarà perché l’Amministrazione del Comune di Bagnacavallo si è data da fare ed era presente con il suo assessore allo sport; sarà perché il cronometraggio era svolto da professionisti; sarà che il lavoro di segreteria mischiava figure esperte con chi ha fatto il corso di recente; sarà perché il Circolo Acli e la Parrocchia hanno “dato al prossimo” ogni confort di spazi e strutture; sarà che per montare e smontare palchi e transenne si sono attivati in una quindicina; sarà che per far funzionare la cucina temporanea e servire 300 pasti sono stati 20 quelli che si sono messi il grembiule e la cuffietta in testa; sarà che 8 società romagnole hanno, in un modo o nell’altro, dato una mano.
Sarà che erano presenti 60 società con un totale di 203 atleti, ragazzi e ragazze con la sperimentazione della prova a coppie degli Esordienti; sarà che insieme ai cronoman in erba c’erano anche Juniores di valore tanto da mobilitare il CT della specialità Marco Velo; sarà che i dirigenti del Comitato Regionale e il responsabile della STR non hanno voluto perdersi l’occasione; sarà che si può essere professionali senza per forza dover ricorrere ai professionisti; sarà che l’umiltà e la passione migliorano l’ospitalità; sarà che anche Elio (il Dio del sole) risultava tra gli iscritti, sta di fatto che, ancora una volta, la S.C. Cotignolese, col suo staff ed il suo vulcanico presidente Gian Domenico Marangoni, ha dimostrato che il ciclismo è sempre possibile, ma appartiene a chi preferisce rimboccarsi le maniche piuttosto che smanettare o polemizzare sui social.
Sarà, perché gli atleti, tutti vincitori per il loro impegno, hanno comunque concesso a taluni tra loro di arrivare primi: le sorelle Martina e Alessia Orsi (Pol. Sammarinese) nella crono-coppie Esordienti donne; il duo Nicholas Scalorbi-Mattia Sesti (Calderara STM Riduttori) nella crono-coppie Esordienti maschi; Nicholas Travella (Gs Fiorin) negli Allievi maschi e Alice Bulegato (Team Arcade) nelle femmine; il canadese Micheal Leonard (Team Franco Ballerini) negli Juniores maschi e Alice Toniolli (Breganze Millenium) tra le donne Juniores.
Saranno state tante cose, ma nessuna per caso.