Con la solita disponibilità Vincenzo Nibali si ferma dopo il traguardo per analizzare la sua prestazione ai Giochi Olimpici: «Ci è mancato il risultato finale ma abbiamo corso davvero bene, abbiamo giocato le nostre carte nel modo giusto. Abbiamo cercato di anticipare più volte, io sono uscito nel momento giusto con Evenepoel: ci abbiamo provato ma non ci hanno concesso spazio e a quel punto abbiamo fatto il ritmo per far prendere la salita nelle prime posizioni a Bettiol e Moscon. Anche perché chi ha tentato azioni, come me e Remco, poi si è visto presentare il conto. I crampi di Alberto? In giornate così calde e umide può capitare. I corridori provenienti del Tour? Sapevamo che erano in grande condizione corridori che hanno fatto la classifica come Van Aert, Pogacar e Carapaz. Noi non avevamo un leader unico, ma io sono contento perché abbiamo corso da gruppo unito, con un atteggiamento molto buono. Le Olimpiadi? Esperienza molto bella come tutte quelle olimpiche, ogni volta diversa e ogni volta bella».
Gli chiediamo: tutti si aspettano sempre grandi cose da Nibali, che ne pensi? E la risposta è laconica, accompagnata da un sorriso: «Forse vi ho abituato troppo bene...».